Conegliano, il Pd lancia l’allarme sulle case di riposo. Bortoluzzi: “Situazione esplosiva, fate i tamponi a Casa Fenzi”

Il Partito Democratico coneglianese lancia l’allarme sulla situazione delle case di riposo, uno dei fronti più difficili nella battaglia contro il Coronavirus. In particolare, è Casa Fenzi a preoccupare: i dati aggiornati ricevuti dai consiglieri di opposizione mostrerebbero un’evoluzione drammatica dei contagi.

“Nei primi 15 giorni di aprile 25 decessi su 200 ospiti” – spiega il capogruppo democratico Alessandro Bortoluzzi, che prosegue: “Non si è ancora capito quanti siano stati i decessi a marzo, ma a quanto si dice sono altrettanti e forse di più. E questo in una struttura in cui, prima dell’emergenza sanitaria in atto, i decessi si aggiravano su una media di 7/8 mensili”.

Il problema, per il consigliere dem, è la mancanza di tamponatura a tappeto, che sta creando tra l’altro una discrepanza tra i dati sul contagio e decessi registrati ultimamente in città: “È evidente che tanti purtroppo muoiono con i sintomi del Covid 19 senza che sia stato fatto accertamento. Eppure secondo le autorità sanitarie l’arma principale passa proprio attraverso i tamponi, e l’isolamento dei positivi”.

Nello specifico, a Casa Fenzi sarebbero solo 20 i tamponi fatti, spiega Bortoluzzi, esclusivamente su sintomatici.

Si è iniziato tardissimo, il 29 marzo, ma poi sono stati sospesi per mancanza di reagenti. Poi il 7 aprile sono stati fatti dei test sierologici, che a quanto pare hanno moltissimi falsi positivi e falsi negativi” – prosegue Bortoluzzi, che comunque precisa: “Sulla base di tali test, il 60% degli ospiti risulterebbe positivo al virus”.

Ovviamente a essere coinvolto in questa drammatica situazione è anche il personale della casa di riposo, ormai ridotto allo stremo, racconta Bortoluzzi: “Sul lato degli operatori la situazione è altrettanto grave. Su 200 persone, il 42% assente. Per la gran parte causa coronavirus. Il personale rimasto in servizio è costretto a lavorare con pochissimi dispositivi di protezione individuali, mascherine, occhiali e tute: l’Ulss dall’inizio della crisi ha fornito pochissimo materiale”.

Da qui l’appello: “Rilanciamo con forza il grido di allarme di Casa Fenzi: fate i tamponi! Date priorità a questa struttura dove la situazione è fuori controllo! Ancora non sappiamo quali e quanti ospiti siano effettivamente positivi. I test sierologici sono inaffidabili”.

“Chi ha finora evitato di dare ascolto agli allarmi di Casa Fenzi? A chi spettava darsi da fare? Che cosa aspettano a prendere provvedimenti? Sono domande che per ora sono senza risposta, e che tormentano gli operatori, gli ospiti ed i familiari” – conclude il consigliere.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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