Conegliano, il sindaco Fabio Chies sul caso Boscariol: “Non è in testa alle mie priorità”

Il caso riguardante Christian Boscariolex assessore della Lega a Conegliano a cui sono state tolte le deleghe la scorsa Pasqua, è tornato agli onori della cronaca: tutto è partito dalla pagina Facebook della Liga Veneta Conegliano, dove Boscariol, dopo un silenzio mantenuto per mesi, ha deciso di rivelare il proprio pensiero su quanto avvenuto.

L’ex assessore, infatti, ha dichiarato sul web come l’origine di questa situazione irrisolta sia riconducibile “ad alcune persone che ne sono i diretti responsabili senza alcuna ombra di dubbio” e che avrebbero così violato quella che è stata la “volontà popolare” espressa tramite il voto. Boscariol parla anche di “cattiveria” e “menefreghismo”.

Parole dure di fronte alle quali il sindaco Fabio Chies (nella foto)  ha tagliato corto, replicando: “Sono sereno e penso a lavorare, non certo a fare polemiche. Il caso Boscariol – ha aggiunto – non è in testa alle mie priorità, come lo è invece quello di lavorare per la città di Conegliano”.

All’indomani dello scoppio della bufera anche lo stesso Christian Boscariol non è tornato sulla questione, specificando: “Al momento non voglio rilasciare altre dichiarazioni oltre a quanto già scritto nel mio post”.

Come aveva spiegato lo scorso marzo Giovanni Bernardelli, presidente del consiglio comunale a Conegliano, non si tratterebbe “né di un problema politico della Lega né della maggioranza che è granitica”, bensì “di un problema di comunicazione interno che si trascinava da tempo”, lamentato anche dagli altri consiglieri leghisti, ovvero Cristiano Basei, Paola Nalon e Silvia Marcon, i quali all’epoca si erano rivolti direttamente al primo cittadino.

A distanza di mesi, però, Bernardelli non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle parole proferite da Boscariol, indicando il commissario provinciale della Lega Roberto Ciambetti come l’interlocutore più idoneo per dare un commento.

Una situazione questa che sembra tutt’altro che semplice e ben lontana da una sua risoluzione, anche se il motivo non è del tutto chiaro: nel frattempo anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle Alberto Ferraresi e Massimo Bellotto lo scorso settembre avevano chiesto di mettere un punto alla questione. Appello fino ad ora rimasto inascoltato.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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