Conegliano, inaugurata ieri la quarta Mini Expo al Cerletti: studenti e aziende per tre giorni tra convegni e degustazioni

Neppure la pioggia battente è riuscita a spegnere l’entusiasmo che si respirava nel pomeriggio di ieri, venerdì 3 maggio, all’istituto Cerletti di Conegliano, dove è stata inaugurata la quarta edizione del Mini Expo, una tre giorni che si concluderà domenica 5 maggio dove alcuni espositori, aiutati da studenti e docenti, accoglieranno il pubblico in un percorso di degustazioni e convegni sul mondo della viticoltura.

Un’occasione per gli stessi studenti, inoltre, di potersi affacciare al mondo del lavoro, vivendo in prima persona le responsabilità richieste dall’organizzazione di un evento di questo tipo. “Tutto è nato 4 anni fa, in occasione del 140esimo dalla fondazione della scuola – ha spiegato il preside Mariagrazia Morgan – e il successo dell’iniziativa ha fatto sì che venisse ripetuta. L’appuntamento coinvolge 130 studenti in un evento dove lo scopo è quello di promuovere i prodotti delle nostre aziende e il nostro patrimonio culturale. Oltre a convegni di carattere tecnico-scientifico, il Mini Expo offre attività di tipo enogastronomico e culturale”.

“Coinvolgendo i ragazzi, – ha proseguito Morgan – il nostro obiettivo è quello di sviluppare il loro spirito imprenditoriale e di formare dei cittadini veri e responsabili”. Un obiettivo caldeggiato dall’onorevole Angela Colmellere, la quale ha confessato come fosse “un piacere tornare a scuola e capire cosa fanno i ragazzi.  Ieri abbiamo portato a compimento la reintroduzione dell’educazione civica a scuola – ha sottolineato l’onorevole – per creare dei cittadini in grado di rispettare le regole e far così progredire la società”.

E proprio sul mondo dei giovani si è soffermato anche il consigliere regionale Alberto Villanova: “I ragazzi hanno il compito di lavorare su quello che è il loro biglietto da visita da esportare in tutto il mondo. Bisogna puntare alla qualità massima del prodotto, puntare a entrare in azienda e al tema della sostenibilità ambientale, ormai divenuta una realtà concreta, e alla sostenibilità sociale”. Un’opportunità che gli studenti hanno ricevuto dagli insegnanti, secondo il consigliere provinciale Emanuele Crosato, “docenti che sono la vera forza motrice della scuola”.

Da questo scuola non escono soltanto professionisti che si occupano di produzione di vino. – ha sottolineato Floriano Zambon, assessore del Comune di Conegliano e presidente dell’associazione nazionale Città del vino – Ho apprezzato fin dall’inizio un’iniziativa che mette in vetrina il mondo delle aziende e degli ex allievi, e c’è proprio dagli studenti e dagli ex allievi un grande impegno”.

Un impegno ribadito anche da Luca Moret, rappresentante d’istituto, il quale ha ricordato come si tratti di “un appuntamento fondamentale per gli studenti, che viene fatto con piacere ed entusiasmo”. Nel cortile antistante la sede della Scuola enologica, è stato ricavato un padiglione dove il visitatore ha la possibilità di degustare le specialità tipiche non solo delle cantine o distillerie, ma anche di caseifici e salumifici, trovandosi di fronte alla tentazione di sperimentare particolari abbinamenti dei vini con i classici formaggi, con il cioccolato e il miele, fino ad arrivare alle essenze di menta, zenzero e vinaccia.

Ma l’arte enogastronomica va di pari passo con quella pittorica tradizionale in questo Mini Expo: nella Bottega del vino, infatti, è stata inaugurata a metà pomeriggio la mostra “Capolavori” di Bruno Donadel, artista nato nel 1929 a Soligo e scomparso lo scorso dicembre, allievo di Giovanni Zanzotto, padre del celebre poeta pievigino.

Le tele esposte trasmettono lo spirito artistico di Donadel, il cui talento non era stato subito considerato: l’artista si dimostrava in grado di filtrare la realtà, al contrario di quanto inizialmente era stato ritenuto, e paiono confermare ciò le decise pennellate con le tonalità del blu e del rosso sulla tela, dove prendono forma paesaggi locali innevati o autunnali. Ma è l’autoritratto a far da padrone in questa mostra o, meglio, gli autoritratti: quattro versioni su tela lasciano spazio agli schizzi stilizzati su sfondo bianco, fino a un volto artistico mimetizzato in una distesa di fiori e violini.

Una kermesse, quella al Cerletti in questo primo weekend di maggio, dove l’arte enogastronomica e quella pittorica risultano essere legati tra loro da un connubio inedito e originale.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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