Dalla città del Cima a Miss Universo: la parabola ascendente di Camilla Franchetto, tra le “top 5” della finale nazionale

“È stata una bella vetrina”: sono le prime parole pronunciate da Camilla Franchetto, 22enne di Conegliano, per descrivere l’esperienza alla finale nazionale del prestigioso concorso di bellezza “Miss Universo”, dove si è classificata tra le “Top 5”, letteralmente le 5 concorrenti più belle in corsa per la fascia nazionale.

Fase nazionale che è stata preceduta dalla finale regionale veneta dello scorso 2 settembre a Portogruaro, vinta, assieme a Camilla Franchetto, anche da Nicole Parrano, studentessa di Scienze motorie e fotomodella di San Pietro di Feletto, Zoe Nicole Battiston, studentessa di Pramaggiore, nel Veneziano.

Le tre venete hanno quindi partecipato alla finale svoltasi a Canosa di Puglia, dal 2 all’8 ottobre, dove Camilla Franchetto si è distinta nella rosa delle 5 finaliste per la fascia nazionale, poi vinta da Carmen Panepinto, ragazza delle Marche che rappresenterà l’Italia durante la competizione internazionale.

La modella coneglianese è quindi giunta a un soffio dal titolo ma, come ha dichiarato, l’essere entrata tra le “top 5” è stata di per sè già una grande vittoria.

“Ho iniziato questo percorso tre anni fa, quando gli agenti Cinzia Baradel e Peter Stefanutto (agenti regionali di Veneto Miss Universe Italy, ndr), che tuttora ringrazio, mi hanno trovata su Instagram – ha raccontato Camilla – Già tre anni fa avevo infatti provato questo percorso di Miss Universo: anche all’epoca ero arrivata alla finale, ma non nella ‘top 5’. Ho quindi voluto riprovare quest’anno e questo risultato ci ha lasciati tutti soddisfatti”.

“Devo dire che da questa esperienza si impara molto – ha proseguito – Non si tratta solamente di una gara di bellezza, ma riguarda anche tutto ciò che sta dietro”.

Camilla Franchetto ha raccontato di aver lavorato in passerella e come fotomodella già prima di questa esperienza, che le ha dato nel tempo varie opportunità, grazie alle due edizioni a cui ha partecipato: la giovane è già stata infatti alla Milano Fashion Week, tre volte al Festival del Cinema di Venezia e quattro volte al Festival di Cannes.

“Ho ricevuto già delle proposte da parte di fotografi e agenzie di moda di Milano, ma non voglio sbilanciarmi troppo, per scaramanzia – ha aggiunto – Devo dire che si è sentita la competizione durante la gara di Miss Universo: alle prefinali eravamo in 45, mentre alle finali siamo arrivate in 20“.

“Avevamo tutto il giorno i giudici attorno, ma non sapevamo di fatto chi erano: potevano essere truccatori, stilisti, giornalisti o chi sembrava essere gente comune – ha raccontato – C’erano giudici ovunque, quindi non potevamo scomporci e non sapevamo quello che stavano cercando: è stata dura“.

E che tipo di preparazione si nasconde dietro a una miss? “Per Miss Universo mi sono preparata fisicamente, andando in palestra. Poi ho guardato le domande che facevano alle varie edizioni internazionali – ha aggiunto – Alla sera, quando rientravo dal lavoro, andavo avanti e indietro in garage, per fare le prove della sfilata”.

Camilla infatti lavora part-time in un negozio di gioielli e il resto del tempo lo dedica alla professione di modella.

“Tutto è iniziato fin da piccolina: mio padre è sempre stato appassionato di moda e sono cresciuta con lui che mi faceva dei ‘servizi fotografici’ e tante foto – ha spiegato – Poi sono stata scoperta da alcuni fotografi professionisti ed è stata una cosa a catena, una cosa ha tirato l’altra”.

E quali sono i modelli a cui si ispira Camilla Franchetto? “Sicuramente le top model degli anni ’90 – ha risposto – Loro sono il mio modello di ispirazione, anche se è difficile da replicare”.

(Foto: Camilla Franchetto – Miss Universo).
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