Firme estorte agli ospiti contro la casa di riposo, indagini interne: è giallo a Casa Fenzi a Conegliano

Firme estorte, lettere di denuncia inviate al sindaco, indagini interne. E’ quanto sta accadendo a Casa Fenzi (nella foto)  a Conegliano. Lo scenario è stato ricostruito dall’ex direttore Giovanni Sallemi ieri, martedì 27 novembre, in occasione di un incontro alla presenza del vice direttore Flavia Casetta, di tutti i consiglieri del Pd, di Flavio Pavanello della civica “Cambiamo Conegliano” e di alcuni rappresentanti del gruppo del Movimento 5 Stelle.

Tutto sarebbe partito nel mese di settembre, quando proprio il 25 di quel mese sarebbe scaduto il mandato del consiglio di amministrazione della casa di riposo. Al sindaco Fabio Chies è pervenuta una lettera nella quale si lamentava la scarsa qualità dei servizi offerti dalla casa di riposo. Una missiva firmata da quattro famigliari e da alcuni ospiti della struttura.

Immediatamente è partita un’indagine interna alla struttura, che avrebbe posto in luce come gli anziani firmatari della lettera non fossero a conoscenza di quanto stessero firmando: tra questi, alcuni riferiscono di non essere stati messi a conoscenza del motivo della firma, mentre ad altri non sarebbe stata data la possibilità di leggere il testo sul quale veniva richiesto il proprio nome e cognome. 

Ospiti che hanno firmato su invito di persone terze, al momento ignote; anziani che non riconoscono la firma recante il loro nome nella lettera e altri ancora che avrebbero richiesto copia dello scritto, senza però riceverlo mai.

Immediato, quindi, il reclamo su quanto avvenuto inviato il 27 settembre a Chies dall’allora presidente di Casa Fenzi, Ruggero Spinazzé: nel testo Spinazzé segnala la presenza di un ufficio relazioni con il pubblico “che permette ad ogni persona di esprimere ogni eventuale disagio operativo”, oltre a una descrizione del modus operandi nella casa di riposo nei confronti degli anziani ospiti.

Successivamente, il 16 ottobre sia la lettera-denuncia dei famigliari che la missiva di Spinazzé sono stati inoltrati al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, e alla presidente del Comitato famigliari Casa Fenzi, Mariacristina Ugarelli, per metterli a conoscenza di quanto stava avvenendo.

Uno scenario desolante che scatena tanti perché su una vicenda che sta svelando i propri contorni solo ora. “In questi anni c’è stata una vera trasformazione della struttura – è stato il commento del consigliere Flavio Pavanello – e penso che sia ora di mettere da parte la politica per guardare alle persone”.

“La cosa grave di quanto avvenuto – ha spiegato l’ex direttore Giovanni Sallemi – è che queste firme sono state estorte agli anziani e il comitato dei famigliari si è dissociato dalla lettera inviata al sindaco. Sicuramente andremo avanti con le nostre indagini interne. E non nascondo di essere molto arrabbiato, perché si sta tentando di gettare del fango su una casa che ha lavorato per il bene dei suoi ospiti”.

Una vicenda che emerge a distanza di due mesi: tutto fa supporre che la questione non si fermerà qui, visto il procedere delle indagini interne alla struttura. Nel merito, il consigliere del Pd, Italo Rebuli, ha lanciato un quesito secco: “Se non c’è l’interesse per la persona, c’è qualcosa d’altro sotto?”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: google/maps).
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