Il Castello di Conegliano ha accolto la prima serata delle Notti del Vino, un appuntamento che celebra il legame tra la città e la sua tradizione enologica. L’evento, che negli anni ha cambiato nome ma non spirito, raccogliendo l’eredità di “Calici di Stelle”, ha riportato in scena il vino come protagonista assoluto, insieme alle persone e alle storie che lo rendono parte integrante del territorio. Nella suggestiva cornice del castello, il pubblico ha potuto vivere un’esperienza che unisce degustazioni, cultura e la passione di chi lavora ogni giorno per custodire e innovare la tradizione vitivinicola.
“Conegliano è una città ospitale, capace di offrire emozioni uniche e di valorizzare le sue zone artistiche e architettoniche” ha ricordato l’assessore al turismo Claudia Brugioni. La serata inaugura infatti un più ampio palinsesto autunnale che accompagnerà la città nei prossimi mesi: dalle Notti del Vino alla Festa delle Associazioni, da “Pittori in Contrada” all’Expo, fino al grande evento del 27 e 28 settembre con la terza edizione di “The Big One”. A questo si aggiunge un progetto innovativo che sarà inaugurato il 13 settembre: una sala immersiva che permetterà ai visitatori di vivere a 360 gradi l’esperienza di Conegliano e del suo territorio.
Il sindaco Fabio Chies ha sottolineato l’importanza della manifestazione come momento di comunità e di valorizzazione del territorio: “Sono due giornate dedicate al vino e alla cultura locale, ospitate in una cornice unica come quella del nostro castello. Un ringraziamento particolare alle Pro Loco di Conegliano e Ogliano e a quella regionale guidata da Giovanni Follador, che hanno reso possibile questa iniziativa. Ci auguriamo che siano due giornate di grande partecipazione”.




Il contributo delle Pro loco è stato al centro anche dell’intervento di Giovanni Follador, presidente dell’Unpli Veneto, che ha voluto rimarcare la forza del volontariato: “Nonostante la pandemia, le nostre proloco non solo hanno resistito, ma sono cresciute: oggi in Veneto sono 577, contro le 535 di qualche anno fa. È la dimostrazione che l’impegno dei volontari è la vera linfa di manifestazioni come questa. La provincia di Treviso, e il Veneto in generale, rappresentano un modello che altre regioni guardano con attenzione e cercano di replicare”.
A raccontare l’evoluzione del format è stato Floriano Zambon, già presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, che ha spiegato come l’iniziativa sia cresciuta nel tempo fino a diventare un marchio nazionale: “Calici di Stelle era nato circa vent’anni fa, ma oggi, grazie all’accordo tra Città del Vino e Unpli, prende vita il progetto ‘Notti del Vino’, che quest’anno anima oltre 150 piazze in tutta Italia. È un evento che mette al centro i vignaioli, veri ricamatori del territorio, che con il loro lavoro lo disegnano e lo custodiscono ogni giorno”.




Al centro della manifestazione non solo il vino, ma anche le persone che lo producono e che attraverso il loro lavoro raccontano Conegliano. Sono state infatti 33 le cantine protagoniste della serata, pronte a presentare le loro etichette e a dialogare con il pubblico. “Il nostro territorio cresce a doppia cifra in termini di turismo – ha detto ancora il sindaco Chies – e questo grazie anche ai produttori che sanno accogliere e trasmettere con professionalità la bellezza e la ricchezza delle nostre colline. Essere pronti a raccontare la propria terra è un orgoglio e un valore aggiunto per tutti”.
Le Notti del Vino a Conegliano si confermano così un momento di incontro e di festa, capace di intrecciare storia, cultura e gusto. Una manifestazione che non si limita a celebrare il vino, ma che diventa anche occasione di valorizzazione turistica e culturale, rafforzando l’immagine della città come capitale dell’ospitalità e della tradizione enologica.
(Autrice: Mihaela Condurache)
(Foto e video: Mihaela Condurache)
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