Liti e aggressioni, l’ordine pubblico infiamma il dibattito politico. Di Gaspero: “Non esistono alternative per i giovani”. Chies: “Stiamo facendo moltissimo”

Fabio Chies e Francesca Di Gaspero

L’ultimo fatto di cronaca di questi giorni, ovvero la lite tra due persone avvenuta mercoledì scorso in via Friuli a Conegliano, ha risvegliato ancora una volta il dibattito politico cittadino.

Episodio a cui se ne è aggiunto un secondo nella serata di giovedì: un 32enne nigeriano, con un lavoro ma senza fissa dimora, ha infatti aggredito un paio di agenti della Polizia di Stato al bar Genny, ferendoli. Era stato il titolare del locale a chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine in quanto l’uomo, ubriaco, stava generando confusione all’interno dell’esercizio.

L’operaio è stato arrestato per resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni. Nonostante ciò, è già a piede libero.

Ad aprire la discussione politica è Francesca Di Gaspero, capogruppo di Noi democratici, all’opposizione in consiglio comunale.

La consigliere ha colto l’occasione per puntare il dito in particolare verso la mancanza, a suo dire, di spazi adeguati e alternative per i giovani. Mancanza che si accompagnerebbe a una generale disattenzione verso lo stesso mondo giovanile.

“Il sindaco dipinge una città diversa da quella che è in realtà e continua a sottovalutare ciò che sta avvenendo oramai da mesi – è la premessa di Di Gaspero -. Si continua a rimandare il momento in cui iniziare a risolvere i problemi che abbiamo e intanto gli episodi di violenza, degrado e disagio si moltiplicano. Occupiamoci intanto di mettere in atto politiche sociali efficaci, per il recupero di questi ragazzi”.

“A Conegliano probabilmente qualche cosa si fa ma, evidentemente, non è sufficiente o non va nella direzione giusta. Non esistono alternative per i giovani – ha proseguito -. Dove sono i parchi attrezzati in cui i ragazzi possano andare a giocare liberamente? La promozione della cultura è una cosa sconosciuta, non esistono luoghi dove i ragazzi possano andare per coltivare i propri interessi, non esiste una biblioteca degna di una città come Conegliano. Bisogna attivare al più presto, in sinergia con le scuole, l’Ulss e tutti gli attori sociali dei percorsi di recupero per i ragazzi che sono ritenuti in difficoltà”. 

“Altro grave errore è stato quello di spostare l’asse del commercio lungo la circonvallazione, creando nel mezzo il vuoto. Nessuna idea per riempirlo? – ha aggiunto – Conegliano è una città fantasma. La gente non passeggia in città, i negozi rimasti aperti svolgono un ruolo fondamentale anche per il presidio delle strade. Idee io ne ho, ci sono tante cose da fare. Se invece di deridermi in consiglio comunale si volesse ascoltare cosa si propone, la mia disponibilità al dialogo è sempre aperta per il bene della città”.

Lapidaria la replica del sindaco Fabio Chies il quale, di fronte alle osservazioni mosse da Di Gaspero, ha tagliato corto, difendendo l’operato dell’amministrazione e rimandando al mittente le accuse mosse: “Invito Di Gaspero a informarsi: abbiamo un Progetto giovani che è tra i più evoluti del Veneto, senza contare l’InnovationLab – ha affermato il primo cittadino – Stiamo facendo moltissimo in direzione dei giovani”.

“Noto poi che i protagonisti degli ultimi fatti di cronaca, mi riferisco alle due persone del litigio di via Friuli, hanno oltre i 40 anni – ha concluso -. Quindi non so di cosa Di Gaspero stia parlando”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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