Lo scrittore e il bagnasciuga del verosimile: Francesco Vidotto di Conegliano si racconta

Nulla è come sembra: questa è la lezione trasmessa da Francesco Vidotto (nella foto),  scrittore coneglianese, ora residente nel Cadore, che martedì 23 gennaio si è raccontato in occasione di un appuntamento organizzato dal Rotary Club Conegliano, un momento di riflessione verso tematiche inerenti gli scenari della montagna e il ruolo dello scrittore.

“Lo scrittore racconta il bagnasciuga del verosimile – ha spiegato Vidotto – ed è capitato tante volte che mi chiedessero se i personaggi delle mie opere fossero ispirati alla realtà o meno. Io ricordo tante volte l’esperienza della mia adolescenza, complessa per il mio scarso rendimento scolastico e la mia incapacità nell’affrontare il mondo della scuola”.

“La montagna dove vivo – ha proseguito Vidotto – spesso viene chiamata una maestra di umiltà, ma non è certamente così: una persona l’umiltà è meglio che la impari da un’altra parte, perché tante volte succedono fatti causati dall’inesperienza. Per quanto mi riguarda posso dire che frequentare la montagna equivale a un concetto di libertà e mi da energia. E perciò una parte della mia scrittura è autobiografica. Ringrazio sempre i personaggi e nelle storie anche l’amore fa la sua parte, in quanto ti rimangono dentro gli amori che non hai conquistato”.

“Scrivere un libro – ha specificato Vidotto – significa tirare fuori le viscere, mentre a scuola, invece, viene insegnata una letteratura fuori tempo. Posso dire che racconto anche di me: ai miei genitori ne ho fatte passare tante, ma crescendo ho imparato che è facile prendersela con la madre e il padre, scaricando su di loro tutte le proprie incapacità, perché si sa che non ti abbandonano mai. Attraverso i personaggi, inoltre, ho ripreso una lettera, un necrologio dedicato a un amico che ora non c’è più”.

“Per quanto riguarda la mia attività di scrittore – ha aggiunto Vidotto – ho lavorato con Mondadori, ma cambierò casa editrice, perché ho necessità di avere un editore che ti segua: è fondamentale che l’editore sia lì e ci vuole trasporto e amore verso le storie. Infatti c’è tutto un lavoro attorno a un libro: magari capita che il personaggio non si percepisca nella prima stesura e io mi fido dei consigli degli altri, perché non credo nel lavoro solitario. Il web fa sì che una persona trovi facilmente il libro di cui necessita e questo crea una certa concorrenza con la libreria tradizionale”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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