Avvio della vendemmia 2025 all’insegna dell’ottimismo in Veneto. Tra i filari di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio UNESCO, il presidente della Regione Luca Zaia ha parlato di “annata del secolo”, sottolineando come la stagione sia stata perfetta per la maturazione delle uve. L’occasione è stata la vendemmia solidale che si è tenuta ieri, domenica, alla Cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto.
“Pioggia quando serviva, caldo nei momenti giusti, maturazione ottimale: chi non ha subito danni da grandine porterà in cantina grappoli sani, equilibrati e con un grado zuccherino ideale”, ha dichiarato.
Secondo le stime, la produzione regionale supererà i 14 milioni di quintali, con un incremento medio del 3-5% rispetto al 2024. Condizioni fitosanitarie ottimali in tutte le province fanno prevedere una vendemmia da ricordare.
“Non è solo un’annata eccezionale per una denominazione – ha aggiunto Zaia – ma per l’intera viticoltura veneta, dai rossi della Valpolicella ai bianchi delle pianure, fino al Prosecco DOCG e DOC”.
Per il governatore, la vendemmia 2025 “è un orgoglio per il Veneto e per l’Italia intera, il simbolo di un settore che tiene vive tradizioni secolari e guarda al futuro con innovazione e responsabilità”.
La 14 edizione della Vendemmia Solidale si è aperta con la cerimonia di inaugurazione del nuovo “Vigneto Solidale” e con un omaggio alle 13 associazioni che hanno partecipato alle scorse edizioni.
Quest’anno, dopo aver coinvolto numerose realtà italiane, la Vendemmia Solidale varca i confini nazionali e arriva in Ghana. Il ricavato della giornata di raccolta dell’uva sarà devoluto alla costruzione di una scuola, all’interno della missione “In My Father’s House”, fondata da Padre Giuseppe Rabbiosi, noto anche come Padre Peppino. Da oltre 50 anni, il missionario comboniano opera per contrastare povertà, analfabetismo e lavoro minorile, offrendo accoglienza e istruzione a migliaia di bambini.
“Quest’anno – spiega il titolare della cantina Le Manzane, Ernesto Balbinot che, insieme alla moglie Silvana e ai figli Marco e Anna, organizza la Vendemmia Solidale – è previsto il taglio del nastro del nuovo “Vigneto Solidale”: tredici filari in rappresentanza di tredici edizioni della Vendemmia Solidale. Il primo rappresenta il primo anno, il secondo il secondo anno, e così via. Un gesto simbolico che racconta un percorso di crescita condivisa, ogni edizione un’associazione diversa ha lasciato un’impronta: noi abbiamo donato a loro e loro hanno dato qualcosa a noi. Tutti insieme, i filari diventano una testimonianza viva e concreta di un impegno che continua nel tempo”.
Lo scorso novembre, Ernesto Balbinot e la figlia Anna hanno visitato personalmente il villaggio di Padre Peppino, contribuendo alla donazione di due pulmini per il trasporto dei bambini. “Da questa esperienza – raccontano – siamo tornati arricchiti. Abbiamo visto con i nostri occhi che ogni donazione viene trasformata in qualcosa di utile e fondamentale per queste persone. Per questo abbiamo deciso di aiutare Padre Peppino anche perché, parafrasando le sue parole, l’istruzione è la chiave per uscire dalla povertà2.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
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