Villa Sandi, grandi formati sempre più richiesti. Tendenza oltre le festività

Villa Sandi, grandi formati sempre più richiesti

Cresce, sulle tavole dei ristoranti e delle enoteche d’Italia, il numero delle bottiglie di spumante in grandi formati. In primis le Magnum da 1,5 litri, protagoniste di un costante trend positivo, ma a segnare le numeriche più sorprendenti sono le Jeroboam da 3 litri e le Mathusalem da 6 litri, incrementate rispettivamente del 50% e del 200%. 

Sono alcune delle tendenze del 2023 rilevate da Villa Sandi, casa vitivinicola trevigiana guidata dalla famiglia Moretti Polegato e leader nella produzione di Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene DOCG, Asolo DOCG e di metodo classico con la linea “Opere”, e presente in Venezia Giulia con l’azienda Borgo Conventi, dove produce vini bianchi e rossi Isonzo DOC e Collio DOC.

Il motore primario di questa tendenza, che si registra anche in questi giorni che precedono le festività, è la ristorazione ma la domanda di grandi formati prende piede anche nella GDO e nei punti vendita sulla rete autostradale italiana. Il desiderio di stappare “maxi-bottiglie” non conosce stagione: nonostante la fine dell’anno costituisca ancora il momento di picco, oggi le vendite interessano ogni mese.

“Se per i vini fermi registriamo da tempo l’interesse nei grandi formati, specialmente da parte dei collezionisti, per quanto riguarda gli spumanti si tratta di una novità – commenta Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi -. In Francia, il rito di stappare bottiglie magnum è una consuetudine affermata, frutto di costumi culinari e sociali radicati. Oggi, anche in Italia, la ristorazione sta innescando un cambiamento culturale graduale e naturale,che ha interpretato nuove richieste, e sta investendo tempo e competenze per valorizzare diverse situazioni di consumo”. 

Il Natale rappresenta ancora il periodo più amato per stappare gli spumanti, sia in Italia che nel mondo. Nel nostro Paese, si prevede che nel periodo delle feste si stapperanno oltre 95 milioni di bottiglie di bollicine Made in Italy, che salgono a 333 milioni se consideriamo tutto il mondo (dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini  – Ismea). Nello stesso periodo, gli italiani stapperanno solo 6 milioni di spumanti stranieri, dimostrando una speciale affezione verso la spumantistica di casa. Contando il 2023 nel suo complesso, i consumi di bollicine italiane si attestano a 936 milioni di bottiglie, di cui 7 su 10 stappate all’estero. Per via degli effetti dell’inflazione e del surplus dei costi produttivi, quest’anno il prezzo medio è cresciuto del 5%, una dinamica che ha favorito l’acquisto di metodi charmat varietali e di annata (+7,5%).

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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