Bosco del Fagarè, dalla Regione altri 140 mila euro per la manutenzione

È un periodo particolarmente favorevole per il Comune di Cornuda per gli investimenti legati alla gestione del principale polmone verde del paese, ovvero il Bosco del Fagarè, che con i suoi 150 ettari di estensione rappresenta uno dei pochi boschi di pianura in grado di ospitare svariate specie arboree e faunistiche, tanto da essere riconosciuto sito di importanza comunitaria e rete natura 2000, zona speciale di conservazione e area erpetologica di interesse nazionale.

“Un’altra ottima notizia per il Bosco del Fagarè – commenta il sindaco Enrico Gallina – Dopo quella di 15 giorni fa dell’approvazione del nostro progetto ‘Quercon’ attraverso il quale andremo a svolgere importanti attività selvicolturali e divulgative, in sinergia con l’Università di Padova e con il coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni. Questo ulteriore finanziamento di 140.000 euro nasce invece dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la ditta Steven Rizzotto Lavori Boschivi di Pederobba, sempre nell’ambito dei fondi regionali per lo Sviluppo Rurale PSN PAC 2023-2027, per l’esecuzione di una serie di interventi di pulizia su circa 15 ettari di Bosco in zona Cal di Mezzo. Nei prossimi tre anni andremo ad investire ben 550.000 euro per la riqualificazione del Fagarè”.

“Le attività previste da questo progetto vanno dalla pulizia del sottobosco dal rovo, da alcune piante di nocciolo invasive e da arbusti quali sanguinella o biancospino che ostacolano la rinnovazione – spiega l’assessore Claudio Sartor, che ha la delega di settore – In alcuni casi saranno possibili interventi di sfollo dove la densità delle giovani piante è molto elevata, rilasciando i soggetti migliori. Inoltre si procederà alla rimozione di piante morte in piedi e schiantate, con l’obbligo di rilascio di una certa quantità di necromassa, ed al taglio di tutte le robinie e delle resinose presenti, di alcuni pioppi di dimensioni significative, nonché di altre specie ad esclusione di querce, carpino bianco e frassino maggiore non interessate dal taglio se non per quelli morti in piedi. Tutte queste operazioni sono perfettamente aderenti al Piano di Riassetto del Bosco e da esse deriverà anche un introito per il Comune di 25.000 euro dalla vendita di circa 360 mc legname di risulta tra cippato, ramaglie e legna da ardere. Progetti lungimiranti e concreti che sono stati premiati con beneficio per tutta la comunità cornudese”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Comune di Cornuda)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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