Divine Erbacce, al via gli appuntamenti enoturistici con “Dialoghi a Col Brià”: “Tra i filari, un mondo vegetale che ci riporta agli antichi saperi”

Appuntamento con i "Dialoghi a Col Brià"
Appuntamento con i “Dialoghi a Col Brià”


È stato dato il via ieri venerdì 14 giugno a “Dialoghi a Col Brià”, tre occasioni per vivere gli aspetti paesaggistici, culturali ed enologici sulla riva di Col Brià Farra di Soligo, un’atmosfera intima, autentica e raffinata nella “core zone” delle Colline Patrimonio Unesco di Conegliano e Valdobbiadene, organizzate dall’azienda vinicola “La Farra”.

Video di Monica Ghizzo

Un’esperienza immersiva sulla riva di Col Brià, tre speciali serate che combinano: una passeggiata tra i vigneti fino al Belvedere La Farra, un’esperienza culturale e una degustazione di selezionati vini, il tutto nella core zone Unesco.

Un gruppo coinvolto nell’iniziativa

“Col Brià” è il toponimo della riva dove si esprime la viticoltura eroica de “La Farra” e dove si colloca il Belvedere La Farra.

Una manifestazione per far conoscere i prodotti locali

“Un progetto enoturistico iniziato l’anno scorso e che si propone di far conoscere ciò che rappresenta un calice di Valdobbiadene Prosecco Superiore: il territorio da cui nasce e i vari aspetti della cultura locale – ha affermato Adamaria Nardi, contitolare dell’azienda agricola La Farra -. Questi tre incontri hanno lo scopo di soffermarsi sui diversi aspetti della nostra identità, avendo come punto di riferimento il Belvedere, un casolare che per noi rappresenta il luogo dove si concentra la fatica della lavorazione delle vigne e, allo stesso tempo, anche il ristoro, la piacevolezza di bere un calice di La Farra Prosecco Superiore in mezzo alle vigne e godere del paesaggio in relax, la bellezza di ciò che ci circonda e ci permette anche di percepire la realtà del luogo. Un progetto che cerca di consolidarsi quest’anno e che speriamo avrà un seguito anche nei prossimi anni”.

Una pausa di convivialità

Divine Erbacce 

Il primo evento, “Divine erbacce”, ha riscosso un grandissimo successo. 

L’esperienza è iniziata con un dialogo tra Danilo Gasparini (professore di Storia dell’Agricoltura e Storia dell’alimentazione all’Università di Padova) e Silvano Rodato (scrittore di temi come alimentazione, salute e sostenibilità)sul riconoscimento botanico e utilizzo alimentare delle erbe di riva e di bosco con preparazione di un erbario. 

I partecipanti alle prese con il riconoscimento delle erbe

Successivamente i partecipanti si sono diretti verso Col Brià e, durante la camminata, insieme a Rodato, hanno raccolto le erbe e dato vita al loro personale erbario. Una volta arrivati al Belvedere La Farra, i proprietari hanno offerto loro una varietà di vini targati “La Farra” e il cuoco Michele Pozzobon, dell’osteria Burici di Treviso, ha servito un risotto speciale, creato proprio con alcune di queste erbe.

Uno degli erbari preparati

“La raccolta delle erbe – ha raccontato Danilo Gasparini – oggi è diventata qualcosa di modaiolo ‘forcing’ ma in realtà è un’attività molto antica e che nasconde dietro si sé un profondo sapere. Tutto il mondo della medicina e della farmacopea, fino all’ottocento inoltrato, era basato sulle erbe, su quello che veniva raccolto da noi in natura. Per secoli questo mondo di erbe era la base del sistema alimentare delle classi povere, contadine e ogni regione aveva le sue erbe. Abbiamo un’alta sapienza di medici speziali. Protagoniste nei secoli di questa sapienza, tramandata e custodita in maniera anche gelosa, erano le donne, le Herbarie. Custodivano così gelosamente i loro segreti, che la chiesa le guardavano con sospetto chiamandole ‘Streghe‘”.

“Con queste attività cerchiamo di far riscoprire il mondo selvatico delle erbe. Tra i vigneti e in mezzo ai boschi è presente ancora e oggi con le erbe si è tornati a curare. La piantaggine, una delle erbe più comuni, ha degli impieghi straordinari come rinfrescante nello stomaco e per le punture di zanzara – ha aggiunto – In queste bellissime colline non c’è solo Prosecco anzi, è l’ultimo degli arrivati. Tra un filare e l’altro c’è un mondo vegetale che ci riporta indietro nel tempo e che ancora oggi ci dice qualcosa di importantissimo”.

Il risotto preparato per gli ospiti

I prossimi appuntamenti 

Venerdì 28 giugno alle 18:30, andrà in scena: “Il racconto delle colline, una nuova mitologia? Nuovi sguardi tra la collina e la città”, un incontro culturale in cui Miro Graziotin dialogherà con Ferena Lenzi.

L’ultimo appuntamento, in calendario venerdì 5 luglio, è “Echi di Dioniso: suggestioni poetico musicali tra i filari”, un incontro culturale dedicato al tema della vigna e del suo carattere in cui Paolo Steffan dialogherà con il violinista Remis Tonon.

In tutte e tre le serate il ritrovo è previsto alle 17:30, orario di accoglienza e registrazione alla cantina La Farra (massimo 20 partecipanti ad ogni singolo evento, prenotazione obbligatoria info@lafarra.it – 0438/801242). Alle ore 18 è invece in programma l’inizio della passeggiata, mentre alle 18.30 l’arrivo al Belvedere Ca’ Brià, dove si terranno le attività in programma. 

I “Dialoghi a Col Brià” sono espressione del progetto enoturistico della Cantina, rivolto in particolare al Belvedere La Farra, il rustico finito di restaurare nel 2023, che rappresenta il completamento del percorso di conoscenza della cantina e del territorio circostante, per offrire al visitatore un’esperienza immersiva nei luoghi di produzione. Incastonato tra vigneti eroici, il Belvedere La Farra offre a chi sceglie di degustare i vini della cantina un percorso enoturistico unico che fonde la degustazione del Valdobbiadene Prosecco Superiore La Farra con la cultura e la storia del territorio.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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