Cento anni dalla nascita di Mansueto Viezzer, sacerdote e compositore dallo straordinario talento musicale, insignito del titolo di Monsignore per meriti artistici. Il 2025 diventa un’occasione per riscoprire il lascito di questa figura fondamentale per la coralità sacra, con un ricco programma di eventi musicali nel territorio trevigiano. Le celebrazioni coinvolgeranno diversi comuni pedemontani, tra cui Farra di Soligo, Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia.
Uno degli eventi di spicco è il concerto “I due Preti Rossi”, in programma domenica 23 marzo alle ore 17 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Soligo.
Organizzato dall’Associazione musicale Toti Dal Monte e dal comitato per le celebrazioni del centenario, il concerto vedrà protagonisti la Piccola Orchestra Veneta e il Coro di Stramare, impegnati in un itinerario musicale che accosterà le composizioni di Antonio Vivaldi a quelle di Mansueto Viezzer.
Il programma prevede l’esecuzione dei mottetti “O quia coeli terraque serenitas”, “In Exitu Israel” e “Laudate Dominum” di Antonio Vivaldi, alternati a opere di Viezzer come la “Passacaglia per archi” e l'”Ave Maria” per soprano e quartetto d’archi. Il Coro di Stramare, invece, proporrà tre brani dal repertorio viezzeriano: “Lode e onore – versetto per il Vangelo”, “Veni sponsa Christi” e “Tota pulchra”.
Il concerto è reso possibile grazie al sostegno di Home Cucine e Stelbi e al supporto del Gruppo Alpini di Soligo.
Il titolo dell’evento si ispira al celebre soprannome attribuito a Vivaldi, noto come “prete rosso” per via della sua capigliatura fulva. In un curioso parallelo, anche Mansueto Viezzer era soprannominato “il prete rosso” dai suoi amici, tra cui il poeta Andrea Zanzotto, proprio per la sua folta chioma ramata.
I protagonisti del concerto: Piccola Orchestra Veneta
Nata più di 20 anni fa in seno all’Associazione Musicale “Toti Dal Monte” di Pieve di Soligo, la Piccola Orchestra Veneta è diretta dal Maestro Giancarlo Nadai, anche presidente della Toti. L’ensemble è composto da giovani talenti provenienti dai più prestigiosi istituti musicali del Nord Italia, affiancati da musicisti professionisti.
Molti di questi artisti hanno un legame particolare con l’Associazione: molti sono ex allievi, ex insegnanti o attuali docenti, dimostrando come la Piccola Orchestra Veneta rappresenti non solo un’eccellenza artistica, ma anche una fucina di talenti che continua a far crescere la tradizione musicale veneta.
I membri dell’orchestra si alternano in formazioni diverse, mantenendo sempre un altissimo livello di professionalità. La direzione artistica dell’orchestra punta a creare un dialogo fra generazioni di musicisti, favorendo la crescita artistica dei giovani talenti e offrendo al pubblico concerti di qualità, in contesti suggestivi.
Tra i progetti più significativi della Piccola Orchestra Veneta si annoverano “Il Piave Mormorava”, dedicato al centenario della Grande Guerra, “Non solo Vivaldi”, caratterizzato da contaminazioni tra generi musicali, e “Paesaggi Sonori”, che unisce arte, spiritualità e musica nei piccoli gioielli sacri del territorio Unesco. Durante la pandemia ha ideato i “Concerti per nessuno”, trasmessi in diretta streaming con un notevole successo di pubblico.
Nel 2021 ha partecipato al progetto “Un fiume di note. Concerti in Villa”, volto a promuovere le ville venete della Riviera del Brenta, ricevendo il plauso del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Tra i principali protagonisti, nel 2023, del programma Città veneta della cultura – Musica nel paesaggio, musica per il paesaggio (assegnato ai comuni dell’IPA, Terre Alte della Marca Trevigiana) con una rassegna di concerti nelle chiese del territorio in collaborazione con l’Istituto Diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, ha replicato l’esperienza nel 2024 con la rassegna “Armonie” riscuotendo, in entrambi i casi, un enorme successo di pubblico e critica.
Coro di Stramare
Il Coro di Stramare nasce nel 2008 nel suggestivo borgo omonimo, ormai disabitato, con l’obiettivo di recuperare le tradizioni locali. La scoperta de “La Nòte santa”, un’antica lauda natalizia del XVIXVII secolo, ha segnato l’inizio del percorso artistico del coro, fondato da Mariano Lio. Nel corso degli anni, l’incontro con la docente di canto lirico Elena Filini ha contribuito alla crescita musicale del gruppo, oggi composto da circa trenta elementi e caratterizzato da una profonda cura della vocalità e dalla ricerca di originali rielaborazioni della musica popolare.
Il Coro di Stramare ha preso parte a numerosi eventi in Italia e all’estero, con esibizioni in Slovenia, Francia e Austria. È stato ospite di trasmissioni su RAI 3 (Geo&Geo) e Rai Radio 3, e ha collaborato con enti culturali di rilievo come la Fondazione Salieri di Legnago, Asolo Musica e Arteven.
Con due CD all’attivo, il coro ha inoltre realizzato in live recording il progetto “Hyeronimus”, dedicato a Mozart. Attualmente il presidente del coro è Daniele Facchin.
Un omaggio alla tradizione musicale veneta
Il concerto “I due Preti Rossi” non è solo un’occasione per ascoltare alcune delle pagine più affascinanti di Vivaldi e Viezzer, ma anche un momento per riflettere sul valore della musica sacra e corale nella cultura veneta. Grazie alla partecipazione di eccellenti interpreti e al prezioso sostegno di enti e sponsor, l’evento si preannuncia come uno dei momenti clou delle celebrazioni per il centenario di Mansueto Viezzer. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica e per tutti coloro che desiderano riscoprire le radici sonore della nostra tradizione.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Daniele Facchin)
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