Farra di Soligo in festa per la mula “Violet” ricordando il viaggio a piedi verso il raduno triveneto di Tolmezzo

Sabato sera nella loro sede, gli alpini di Farra di Soligo hanno voluto festeggiare la conclusione di una iniziativa speciale ed originale.

Iniziativa nata un po’ in sordina il 9 giugno scorso quando tre iscritti al gruppo partivano da Farra, a piedi, con la mula “Violet” per raggiungere Tolmezzo in occasione della 19^ adunata triveneta alpina.

Grazie alla loro determinazione, testardaggine, e voglia di camminare: Loris Marsura, Diego Bertazzon, Roberto Biotto, hanno stupito tutti e domenica 16 giugno, con la mula “Violet” imbastata, hanno sfilato tra le file della sezione di Valdobbiadene, alla quale il gruppo di Farra appartiene, per le vie di Tolmezzo.

Il loro risultato, meritatamente nel ruolo di protagonisti, ha avuto però anche l’aiuto di tanti collaboratori. In primis Francesca che con la sua silenziosa ombra li ha saputi incoraggiare ed a tratti accompagnare, chi si è occupato di logistica e rifornimenti: Cristhian, Mauro, Luciano, Paolo, Roberto, e al gruppo di Pieve che ha fornito il basto.

mula

Un grazie particolare a quelle famiglie che li hanno ospitati per le notti strada facendo con vero spirito di solidarietà ed amicizia come è nello spirito alpino: la famiglia Gallon di Refrontolo, Chies di Cordignano, Candotto di Aviano, Del Colle di Travesio, Di Gianantonio di Avasinis e per ultima la caserma Cantore di Tolmezzo.

“La serata ha avuto il piacere di avere ospiti, oltre ai protagonisti, il sindaco di Farra, Mattia Perencin – afferma il capogruppo Claudio Andreola – il luogotenete dei carabinieri di Col San Martino Mauro Orrù, il presidente Sezionale Alpini Valentino Baron, e le famiglie che hanno dato asilo ai nostri temerari. Grande soddisfazione per loro e grande anche per il gruppo di Farra che va così ad aggiungere un altro significativo e simbolico risultato nella vita di un Alpino. La loro iniziativa ci ha fatto poi ricordare quei 12-14-16 o 18 mesi , a seconda del periodo di ogn’uno di noi, passati al servizio dello Stato”.

“Ci ha fatto poi anche ricordare che esistono “le regole” che vanno conosciute e rispettate – conclude Andreola – costruite prima in famiglia, poi nella scuola e poi nel servizio allo Stato, regole che oggi troppo spesso sbiadiscono e si confondono con l’opportunismo e che invece servirebbe rispolverare poiché esse sono alla base del vivere civile e democratico”.

(Fonte e foto: Gruppo Alpini Farra di Soligo).
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