Dov’è piazza Fontana a Col San Martino? Un punto d’incontro ricco di storia, tradizioni, convivialità e amore per il proprio paese che oggi passa in secondo piano. Ebbene sì, la storica piazza di Col San Martino, cuore pulsante della frazione farrese per decenni, è piazza Fontana.
Un luogo che oggi sfugge ai più, che su Google Maps è stata semplificata in via Fontana e che spesso si finisce per indicare dicendo che è la piazzetta di fronte alla Locanda da Condo. Una via marginale e stretta anche se a doppio senso, con pochi negozi aperti e difficoltà nei parcheggi.
Un gruppo di aziende e di persone che si riconoscono nel progetto Maddi (Mostra agricola didattica diffusa itinerante) con sede a Farra di Soligo, avviato due anni fa con l’aiuto di fondi regionali, ha deciso di provare a fare un salto di qualità nella valorizzazione dei luoghi, dei prodotti e delle tradizioni locali.
A breve nascerà in piazza Fontana il punto di incontro per le attività in programma e punto fisso di accoglienza chiamato “Per un paese di gusto”. Sarà accessibile tutti i giorni compresi sabato e domenica, con l’obiettivo di accogliere in primis le persone del posto e quindi anche il turista di passaggio.
Turista che si punterà ad indirizzare verso tutte le realtà economiche e sociali del paese, non solo le aziende agricole del Quartier del Piave, Vallata, Asolano e Valdobbiadenese con impronta biologica che già aderiscono al progetto Maddi e ad una filosofia sostenibile.
“In paesi piccoli come i nostri oggi mancano punti di riferimento e di contatto – affermano gli ideatori di ‘Per un paese di gusto’ -, punti di riferimento che in passato avevano creato la forte identità di ogni comunità. Oggi questi luoghi spesso sono luoghi di passaggio, non ci si ferma più, non si condivide più”.
“La piazza di Col San Martino fino agli anni Ottanta era un luogo di ritrovo molto frequentato – continuano -, oggi non lo è più. Per questo stiamo ponendo le basi per ridare vitalità alla piazza in quanto punto di ritrovo da cui partire con le attività in paese e fuori Comune. Non bastano gli spot, le fiere e le cene di tanto in tanto, bisogna strutturare un metodo che crei continuità e che rilanci i nostri borghi e le nostre piazze con la partecipazione di tutti. La parola ‘gusto’ infatti non la intendiamo solo in senso gastronomico, ma come gusto di vivere il nostro paese e di far conoscere al turista il nostro amore per il paese dove siamo nati e cresciuti“.
“Col San Martino vuole essere una prima esperienza ma l’obiettivo è creare più punti di accoglienza in tutto il nostro territorio – proseguono – Speriamo di riuscire a realizzare questa primavera quanto già programmato, ossia vari incontri informativo-didattici ed eventi incentrati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Appuntamenti che vorremmo realizzare in un’ottica diffusa ogni prima domenica del mese e in occasione delle festività infrasettimanali”.
“Chiunque può aderire al progetto che partirà a Col San Martino e che mira ad ampliarsi nel Comune e fuori Comune – continuano gli ideatori dell’iniziativa di Maddi -. Oggi non basta più al turista fare una passeggiata nelle colline Unesco e una degustazione in cantina, unendo le forze, anche insieme alle Pro Loco e alle associazioni, dobbiamo dargli qualcosa che gli offra l’opportunità di restare, dobbiamo far capire alle persone in arrivo quanto ci identifichiamo nel territorio in cui viviamo, luoghi che devono essere recuperati e rivitalizzati necessariamente investendo su di essi“.
Un progetto ambizioso quello di “Per un paese di gusto”, che sta nascendo a Col San Martino, un primo inizio che gli organizzatori sperano possa dare avvio al rilancio dei piccoli centri e che possa far apprezzare ancora di più il territorio Unesco e la sua gente.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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