Si laurea in economia, trova lavoro in Canada ma torna per rinnovare la pizzeria del padre a Col San Martino: la storia di Massimiliano e del suo “Giorgio Pizza” gourmet

Andare all’estero ti apre la mente. Ti fa capire che sei una piccola goccia nell’oceano. Hai tante opportunità e devi giocartele bene – racconta Massimiliano Fedato, classe ’90 di Follina, che ha di recente ristrutturato la pizzeria d’asporto del papà Giorgio a Col San Martino – Poi però non hai il resto: la famiglia, le tradizioni. Ti senti un po’ vuoto. E allora senti il bisogno di tornare a casa”. L’esperienza di questo giovane “ritornato” racconta bene quanto il saper fare italiano si riconosca, anche per noi stessi, più all’estero che in patria.  

Massimiliano ha studiato alla scuola alberghiera, si è iscritto all’università e ha ottenuto una laurea in economia e gestione delle aziende, senza mai abbandonare la passione per la cucina e dandosi da fare al ristorante dello zio quando possibile.

Durante un viaggio in Canada si è innamorato di Toronto e ha deciso di rimanervi: “Per me, che sono di Follina, era come essere un bambino a Gardaland: ho avuto una grande opportunità con una grande azienda italiana nel settore della salumeria”.

Conosciuta Emily, la sua attuale compagna (e futura moglie), e avviata un’altra attività collaterale al suo lavoro, Massimiliano avrebbe di lì a poco cambiato la propria residenza: “Se non fosse che un giorno ero sulle Dolomiti in vacanza – racconta, – e guardando il panorama mi è venuto da piangere. Ho detto a Emily che dovevo tornare a casa”. 

“Il contatto con le persone è sempre stato importantissimo per me e la lontananza da casa era tanta. Dopo cinque lunghi inverni con un clima davvero rigido ho capito che volevo tornare qui e riprendere le tradizioni del nostro del nostro territorio. A Toronto l’accesso alle materie prime era molto limitato: i prodotti non erano freschi e venivano quasi sempre dal Messico o dal Sud America”. 

Oggi il locale di via Giarentine 11 appare rinnovato nello stile e anche nel listino: su una lavagna all’ingresso vengono segnate periodicamente nuove varietà di pizze stagionali e traspare bene la ricercatezza degli ingredienti, così cari a Massimiliano dopo una lunga esperienza in Canada, per tanti mesi all’anno con temperature sotto allo zero e, soprattutto, dove sono pressoché introvabili gli ingredienti freschi.

Mio padre ha fatto grossi sacrifici per aprire questa attività. Lo ringrazierò sempre per questo: non parto da zero e la mia volontà è di rispettare anche quella clientela che lui nel tempo si è conquistato”. Preparare una pizza agli asparagi freschi con i formaggi e gli affettati del territorio non preclude il saper continuare a fare quella solita, immutabile, capricciosa per coloro che vogliono soltanto una pizza. “Io qui non voglio più vendere una semplice pizza: voglio vendere un’esperienza e raccontarla attraverso i prodotti del nostro territorio”. 

“Il messaggio che voglio dare ai ragazzi che come me qualche anno fa guardano all’estero con speranza è non di cercare un lavoro pensando solo ai soldi, – conclude Massimiliano, impastando un’altra pizza speciale a base di carciofi “in tecia”, pancetta pepata e ricotta affumicata locale. – Ciò che bisogna chiedersi è cosa ti fa davvero alzare la mattina e dire: vado a lavorare con il sorriso”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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