Soligo, genitori e maestre preoccupati per il futuro dell’asilo parrocchiale. Don Brunone: “Nessun licenziamento e nessuna vendita”

Le voci corrono per le case di Soligo, di pari passo con la preoccupazione di chi alla scuola materna parrocchiale “Carlo Brandolini” ci lavora.

Due le voci più diffuse: vendita dell’asilo ad un noto ente di formazione cattolica di Pieve di Soligo e possibili licenziamenti del personale educativo.

La preoccupazione di genitori e maestre è arrivata anche in municipio, dove opera anche la maestra e assessore Maria Teresa Bianco, e da dove sono appena stati stanziati dei fondi destinati all’asilo solighese, come alle altre scuole parrocchiali del Comune di Farra di Soligo.

Don Brunone De Toffol, parroco di Soligo da dieci anni, ha voluto placare gli animi e rassicurare tutti: “Non esiste nessuna intenzione di vendere l’asilo (è proprietà della parrocchia) e di licenziare le maestre che lavorano con professionalità da tanti anni e che sono sempre state pagate superando insieme tante difficoltà”.

“Il problema è un altro, diffuso a livello nazionale, ossia il calo preoccupante delle nascite e quindi delle iscrizioni agli asili e alle scuole – precisa il parroco – Nel caso di Soligo siamo passati da 116 a 87 bambini e abbiamo cinque maestre, penso siano sufficienti. Ognuna costa 30 mila euro all’anno e non possiamo permetterci di assumerne una sesta, come chiedono le maestre dopo che una si è licenziata“.

“Sia chiaro: non voglio licenziare nessuna maestra ma le decisioni economiche, dopo il confronto con i nostri due commercialisti, spettano alla Diocesi (vescovo ed economo) – continua don Brunone -. Bisogna fare i conti con la realtà, non siamo sott’acqua ma non possiamo fare buchi. Sto valutando come affrontare queste difficoltà e ci confronteremo come sempre, cosa che farò in un incontro della prossima settimana con maestre e genitori”.

“Inoltre è giusto che si sappia che l’asilo di Soligo ha la retta più bassa della zona – afferma De Toffol – Se assumessimo la sesta maestra come richiesto, ci sarebbe un aumento di 50 euro a famiglia e non ritengo sia il caso visto il calo degli iscritti. Dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo e ragionare con i piedi per terra”.

“I genitori devono darmi tempo, non siamo sott’acqua ma non possiamo fare buchi nell’acqua – conclude il parroco di Soligo -. La prossima settimana incontrerò genitori e maestre dopo un confronto con i miei superiori. Li invito comunque a non preoccuparsi, affronteremo insieme anche questa situazione”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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