Soligo, inaugurato domenica il trittico “Redenzione” del maestro Lino Dinetto. Un valore aggiunto per il centro parrocchiale

Una giornata dall’alto valore spirituale e artistico per tutta la comunità dei fedeli di Soligo.

Il centro parrocchiale che fa riferimento alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Soligo, infatti, è stato impreziosito grazie al trittico “Redenzione”, realizzato dal maestro Lino Dinetto.

L’artista originario di Este, cittadina in provincia di Padova, ha voluto essere presente domenica 1° settembre 2019, per l’inaugurazione dell’opera davanti a tanti fedeli per i quali il trittico sarà un punto di riferimento nei momenti di preghiera e di contemplazione dei misteri del divino, vista l’indiscutibile capacità dell’arte di rappresentare uno strumento privilegiato per avvicinarsi a Dio.

Una doppia festa per il maestro Dinetto che proprio domenica ha festeggiato il suo compleanno, tagliando l’invidiabile traguardo dei 92 anni.

La cerimonia è iniziata con l’intervento del parroco di Farra di Soligo e Soligo, don Brunone, che ha ringraziato l’artista Lino Dinetto per aver realizzato un’opera così significativa che spingerà a riflettere sull’importanza della redenzione dell’umanità che, in questa fase storica, si trova disorientata e smarrita.

Lo stesso don Brunone ha ringraziato anche gli sponsor e tutti coloro che hanno creduto nell’importanza di avere un’opera dall’alto valore artistico per dare lustro a tutta la comunità dei fedeli di Soligo.

Anche il sindaco di Farra di Soligo, Mattia Perencin, ha ringraziato il maestro Dinetto per la presenza alla cerimonia, dove è intervenuta anche la dottoressa Cristina Falsarella che ha parlato dell’importanza dell’arte nella vita delle persone.

Il trittico “Redenzione” è stato spiegato al pubblico dallo stesso Lino Dinetto, intervistato da un giornalista di Qdpnews.it, che si è concentrato sulle tre scene principali dell’opera: la nascita di Gesù, la crocifissione e la resurrezione.

“Nei personaggi della scena della crocifissione – ha spiegato il maestro Dinetto – tutta l’umanità sofferente si può riconoscere, riflettendo sul dolore e sugli errori commessi ogni giorno da tutti noi. In ogni caso, è sui colori caldi della resurrezione che dovremmo soffermarci, riconoscendo la possibilità di essere salvati e perdonati per i nostri errori”.

Riflettendo sul ruolo dell’arte e della bellezza per salvare l’umanità, che ha sempre più sete di redenzione, il maestro ha regalato ai presenti delle perle di saggezza raccontate da un uomo che, nonostante l’età, non ha perso la lucidità e la sensibilità che lo fanno essere un grande artista ma, soprattutto, un grande uomo.

Il pomeriggio si è concluso con l’esibizione al pianoforte del maestro Pietro Dinetto, figlio dell’artista Lino, che ha proposto alcuni brani di Beethoven, Chopin, Debussy, Albeniz e Rachmaninov, confermando la vocazione della sua famiglia per l’esaltazione delle emozioni e dei sentimenti attraverso l’arte e la musica.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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