Isabella Breda, emozioni tra arte e architettura… partendo dalla terra

Isabella Breda

Isabella Breda è una pievigina laureata in architettura allo IUAV, realizza rivestimenti in terra cruda per l’architettura degli interni. Attualmente abita a Valmareno dove ha il suo atelier.
Dopo un’esperienza lavorativa nell’ambito del restauro architettonico, il suo interesse si orienta verso l’architettura in terra e le possibilità che questo materiale offre in campo artistico e non solo. I suoi progetti si rivolgono all’interazione tra arte e architettura e a quelle arti che nascono dalla relazione tra uomo e natura.

Lavora ad opere che utilizzano la terra, dedicandosi in particolare alla ricerca specificatamente rivolta alle superfici di uno spazio architettonico, alla sua “pelle”, alla valenza estetico – artistica che può caratterizzare un ambiente. Le sue creazioni sono caratterizzate dalla continua ricerca di un linguaggio espressivo, tattile ed emotivo e dalle forme armoniose in grado di suscitare in ogni spettatore emozioni e sensazioni.

Intervista a Isabella Breda – Video di Matteo De Noni

“La ricerca estetica – continua l’artista – può avere inizio dalla semplice scelta cromatica e dalle qualità della superficie dell’intonaco (texture) risultante dal tipo di inerti. Si possono ottenere effetti interessanti anche con l’utilizzo delle fibre. Aggiungendo materiale si vengono a creare dei rilievi in cui gli spessori si assottigliano o si ingrossano a seconda degli equilibri compositivi”. Il senso del design nella terra cruda è strettamente legato alla sua duttilità e alla sua risposta immediata all’essere modificato nella sua forma.

La terra è composta da diversi grani – l’argilla è il più piccolo e ha la caratteristica di assorbire l’acqua in eccesso permettendo così al materiale di regolare l’umidità interna di un ambiente; mentre acqua e argilla creano la coesione, i grani delle sabbie, fanno da struttura permettendo così al corpo dell’intonaco di mantenersi compatto.

La terra ha un potenziale estetico enorme – riferisce Isabella – in quanto i colori non tolgono luce ma trasferiscono calore all’ambiente, il linguaggio estetico è molto ampio grazie all’utilizzo di diverse tecniche decorative di cui troviamo esempi in tutto il mondo e rappresentano un patrimonio architettonico, estetico e culturale.”

Questo materiale presente sotto i nostri piedi, che fa parte del suolo, è sostenibile e completamente naturale ed è stato utilizzato fin dagli albori della società, in ogni parte del mondo e anche in Italia. La disponibilità della terra è immediata e permette all’uomo di poter costruire con essa e abitare un ambiente sano, trasmettendo emozioni e sensazioni.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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