Dopo il sopralluogo generale dello scorso aprile da parte dei funzionari della Protezione Civile nazionale, questa mattina a Fregona si è svolta un’ulteriore verifica, più puntuale, da parte dei tecnici nazionali, regionali e provinciali, in sopralluogo con il sindaco Patrizio Chies e il tecnico comunale nella zona di Ciser e a Breda.
È qui infatti che si era abbattuta la violenza del maltempo che provocò due frane in particolare cadute a Ciser, fra il 5 e 6 dicembre 2020, con l’interruzione della viabilità comunale. Ma in quella nottata la furia della pioggia colpì massicciamente anche le località di Breda, Sonego e Fratte.
Ora, a seguito dell’ultimo sopralluogo, buone notizie stanno giungendo al Comune di Fregona proprio dalla Protezione Civile regionale in merito al ristoro delle spese per i lavori di somma urgenza eseguiti dal Comune per i primi interventi di messa in sicurezza, in particolare sulle due frane.
“Nella zona – conferma il sindaco Chies – appena verranno finanziati, saranno realizzati i lavori di ricomposizione e stabilizzazione definitiva delle due frane di Ciser, oltre alla sistemazione dello smottamento in via Ronzon, a Breda, il tutto per un ammontare complessivo di 340 mila euro. Quindi, a fronte della stima complessiva dei danni di circa un milione e 400 mila euro, questo è sicuramente un altro passo avanti nel ripristino e nella salvaguardia dell’equilibrio idrogeologico di alcune aree del nostro Comune montano”.
Interventi che seguono gli imponenti lavori già eseguiti dai Servizi Forestali alla “briglia” di Sonego e lungo la strada “drio Corghe”, e dal Genio Civile, con il rinforzo degli argini e la rimozione dall’alveo di materiale detritico sul tratto del torrente Carron, che scorre alle Fratte e a Piai.
“Inoltre a inizio mese – aggiunge il primo cittadino – vi è stato un incontro con i servizi forestali per programmare la continuazione dei lavori di sistemazione sul torrente Carron, a Sonego, e per confermare i lavori, previsti per la prossima primavera, lungo la viabilità denominata “Cal della Croda”, che dal campo sportivo di Fregona scende verso il torrente Carron”.
Il coordinamento degli Enti deputati alla salvaguardia del territorio e di quelli preposti alla gestione delle calamità sta in questa occasione dimostrando la sua efficacia nella gestione di quell’ondata di maltempo che, per le sue eccezionali proporzioni, rimane ancora ben impressa a Fregona.
“Non ci dimentichiamo dei privati. La speranza – conclude Chies – e che vengano esaminate al più presto anche le loro richieste di risarcimento presentate a suo tempo”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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