Patteggia 16 mesi di reclusione per l’incidente stradale che costò la vita all’imprenditrice Federica Scottà

Federica Scottà
Federica Scottà

Ieri martedì 28 marzo, in Tribunale a Treviso, all’esito dell’udienza preliminare davanti al Gup Cristian Vettoruzzo, ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale, la 26enne di Silea Elisabetta Tomba, nel processo per omicidio stradale in seguito al tragico incidente che costò la vita, nell’estate 2021, all’imprenditrice di Maron di Brugnera Federica Scottà (in foto).

Alla giovane è stata comminata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un anno e mezzo, già scontata avendo avuto la patente sospesa da subito dopo il fatto.

I familiari della vittima, seguiti da Studio3A – Valore S.p.A. e, penalmente, dall’avvocato Andrea Piccoli, non si sono costituiti parte civile al processo essendo stato già da tempo definito e chiuso ogni aspetto civilistico della vicenda, ma ci tenevano a ottenere una risposta anche dalla giustizia penale. Risposta arrivata in termini non condivisi dalla famiglia: “Non ci aspettavamo un esito molto diverso – ha commentato a caldo la sorella di Federica, Giorgia –. Non si comprende per quale ragione sia stata creata la nuova fattispecie dell’omicidio stradale se poi le pene previste sono così lievi. Qui parliamo di una persona che andava a 90 chilometri all’ora su una strada con limite di 50, su una doppia curva e con il fondo bagnato, che si è messa nelle condizioni di nuocere gravemente agli altri utenti della strada, come poi è successo: purtroppo è toccato a mia sorella. Un anno e quattro mesi, e senza alcuna misura alternativa, neanche i servizi sociali, è nulla”.

Il sinistro si verificò l’8 agosto 2021 in via per Brugnera, nei pressi dell’incrocio con via Maschio e della stazione di servizio Energyca a Francenigo di Gaiarine, dove Federica Scottà aveva anche la sua attività, la Clever Due, azienda che da oltre trent’anni realizza, produce e distribuisce in tutto il mondo complementi d’arredo e oggetti sagomati in poliuretano e altri materiali. Quel giorno la donna era stata al mare, a Lignano, per festeggiare il compleanno della nipote con i parenti, aveva riaccompagnato a casa la mamma a Francenigo e stava rientrando nella sua abitazione, nella vicina Maron di Brugnera. Una giornata di festa che finì in tragedia.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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