C’è una guida turistica che sta spopolando tra gli scaffali delle librerie Mondadori e Rizzoli ormai da alcune settimane. Si tratta di “Il Montello che non ti aspetti” scritto da Silvano Zanatta, uscito dalle stampe dell’editrice Passione Scrittore.
Il libro era già pronto a febbraio ma, a causa del Covid, è arrivato in libreria soltanto il 24 aprile scorso. Ed è un successo straordinario: nei primi 15 giorni è stata tra le prime 10 guide più vendute nelle librerie Mondadori Store e Rizzoli di tutta Italia, nella speciale classifica delle guide turistiche.
Ne “Il Montello che non ti aspetti” sono descritti e fotografati più di 100 luoghi caratteristici. La guida è divisa in quattro sezioni: i luoghi della Grande Guerra, l’arte, la natura con percorsi pedonali e ciclistici, musei e palii.
Silvano Zanatta, 53enne di Giavera del Montello, è un alpinista e scrittore di relazioni di arrampicate sul sito “Vie Normali”, le vie più facili per arrivare alla vetta. Collabora anche con la rivista “Montagne360gradi”, mensile specializzato del Cai, distribuito in oltre 200mila copie, dove racconta luoghi selvaggi e semi-sconosciuti della zona dell’Agner.
“Ringrazio l’editore che mi ha dato questa opportunità – afferma Silvano Zanatta – e ringrazio la mia compagna Nicoletta e Maura che mi hanno aiutato nella correzione delle bozze”.
L’idea di Silvano Zanatta è nata sei anni fa, facendo la local guide di Google Maps. Assieme a diversi “informatori” (nella foto, prevalentemente persone della zona) è andato alla ricerca di questi luoghi per documentarli e tracciarli su Google.
“Molti luoghi li ho trovati attraverso il libro di Buosi, Maledetta Giavera – spiega Silvano Zanatta -. Mi piace fare ricerca e andare a caccia di luoghi poco conosciuti. Tutti questi luoghi ora si possono facilmente trovare su Google Maps indicando nome e posizione”.
Silvano Zanatta ci ha portato in alcuni di questi luoghi straordinari e affascinanti. Innanzitutto dove si trova il secolare faggio che troviamo nella copertina del libro, dove molti si fermano per fare silvoterapia, quella particolare terapia che consiste nell’abbracciare un albero per sentirsi bene e a stretto contatto con la natura. Poi gli stanti, o termini di pietra, utilizzati quando sono state realizzate le Prese del Montello.
Zanatta è anche molto attivo nella comunità di Giavera del Montello, ha partecipato e vinto al Palio di Giavera del 2018 con la sua squadra, la contrada Bolè, con cui ha fatto anche i palii (alcuni riportati anche nella guida), di Montebelluna, di Selva del Montello e dei Babbo Natale di Cornuda.
“Il Montello che non ti aspetti” sta diventando un volano per il rilancio turistico del Montello e va ad aggiungersi alle varie iniziative, spesso promosse dall’Ipa e dalle amministrazioni comunali, volte a far conoscere questo splendido territorio.
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