Miane, un premio alla memoria di Bepi Zanfron: fu il primo a fotografare il disastro del Vajont

A poco più di un anno dalla scomparsa di Bepi Zanfron (nella foto),  l’Associazione della Stampa bellunese e il Sindacato giornalisti Veneto, con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, della Fondazione Vajont e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, hanno indetto la prima edizione del premio giornalistico intitolato alla memoria di Giuseppe “Bepi” Zanfron.

Il suo nome rimarrà per sempre legato alla tragedia del Vajont. In quel lontano 1963, un allora giovane Bepi Zanfron, con molto coraggio e seguendo un istinto innato, fu il primo ad arrivare sul teatro della tragedia.

I suoi scatti resero al mondo l’immensità della tragedia che si era consumata in quella notte d’ottobre. Toccò a lui l’ingrato compito di fotografare i cadaveri, per il riconoscimento.

Il suo legame con il Quartier del Piave, deriva dal fatto che nacque a Miane nel 1932. La sua vita si è poi svolta nel Bellunese, ma il legame affettivo con il paese che gli diede i natali è rimasto forte.

Il premio a lui intitolato, è riservato a fotocineoperatori che tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2017 si siano distinti nel racconto per foto e immagini di eventi di cronaca legati al dissesto idrogeologico e/o eventi climatici di portata eccezionale: servizi o inchieste pubblicati su testate cartacee, teletrasmessi o “messi in rete” su testate italiane registrate, che si distinguano per completezza di informazione e obiettività, nel rispetto dei valori deontologici della professione giornalistica”.

Il premio sarà̀ consegnato nel corso di una cerimonia ad invito che si svolgerà̀ sabato 6 ottobre 2018 nella sala consiliare del municipio di Longarone.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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