Ieri sera, mercoledì 26 giugno, si è svolto il primo consiglio comunale di Miane dopo le elezioni, e si è percepito da subito che non sarebbe stata una “prima” come le altre.
Un inizio amministrativo “al veleno” con una serie di interventi puntuali del neo consigliere di minoranza Angela Colmellere (sostenuta in prima fila, tra il pubblico, dal marito e assessore regionale Gianpaolo Bottacin) indirizzati al nuovo sindaco Moreno Guizzo e al gruppo di maggioranza “Miane per Te”.
Nemmeno il tempo del giuramento sulla Costituzione Italiana e della presentazione di Giunta e linee programmatiche di governo in materia di politiche sociali, cultura e istruzione, bilancio, agricoltura, turismo, sicurezza, sport e patrimonio, che Angela Colmellere ha chiesto la parola.
“Non mi dimetterò, come si è sentito dire, non mi sono mai risparmiata e non lo farò ora – ha affermato il candidato sindaco di “Terra Viva” -. Questa minoranza deve essere ascoltata per non essere costretta a fare l’opposizione, saremo propositivi perché ci sono tante cose da fare per i cittadini, ma bisogna lavorare molto di più per dare a Miane quello che serve, non solo l’ordinaria amministrazione che avete presentato nel vostro programma di governo”.
E poi sono arrivate parole forti dirette al sindaco e alla maggioranza: “In campagna elettorale si è superato il limite della decenza, da questa sera (ieri per chi legge, ndr) mi aspetto che la politica vera venga fatta per davvero, senza le fake news e le accuse diffamatorie che abbiamo subìto ed a cui abbiamo scelto di non rispondere. Vogliamo i fatti, non chiacchiere“.
Guizzo ha glissato sulle accuse, ma ha ribadito quanto affermato in precedenza: “Tutti siamo da oggi degli amministratori di Miane, da parte nostra siamo aperti al dialogo con le minoranze, se ci saranno delle proposte saremo pronti ad ascoltarle e a prenderle in considerazione”.
A Colmellere questa risposta non è bastata, infatti ha poi espresso forti perplessità verso la nomina dell’assessore esterno Nicola Stella (deleghe a Edilizia privata, Urbanistica, Attività Produttive e Commercio).
“La nomina di un assessore esterno, cosa non nota ai cittadini di Miane – ha puntualizzato Colmellere – è una mancanza di trasparenza. Perché, sindaco, i cittadini non sono stati informati di questa scelta?”.
Guizzo, sostenuto dal vicesindaco Gloria Recchia, ha così replicato: “Nessuno mi ha chiesto nulla (riferendosi ai cittadini, ndr) e comunque, come prevede lo Statuto comunale, è competenza del sindaco nominare la Giunta e quindi anche un assessore esterno. Ne avevamo parlato tra di noi, ma non c’era bisogno di dirlo ai cittadini perché prima delle elezioni non sapevamo di essere eletti”.
Ben diverso l’atteggiamento del consigliere di minoranza Massimo Stefani (candidato sindaco di Miane24), il quale ha pronunciato il seguente discorso: “E’ il cervello, sindaco, la parte del corpo umano più importante ed è il cambiamento che sconfigge la pigrizia umana, che spesso scegliamo per praticità e convenienza. Per cambiare bisogna sognare in grande e fare cose mai fatte. Sono certo, sindaco, che tu potrai fare cose mai fatte e per questo avrai il mio sostegno, dialogando in modo concreto e propositivo con le minoranze”.
Come ultimo punto all’ordine del giorno è stata approvata una deliberazione di variazione al bilancio risalente al 28 maggio. Circa 180 mila euro investiti dalla precedente amministrazione, con finanziamenti nazionali e regionali, per avviare delle attività già programmate e non procrastinabili in vari àmbiti di pubblica utilità.
Anche in questo caso Colmellere ha chiesto la parola e, in merito all’elevata eredità economica lasciata dall’amministrazione Buso, ha puntualizzato: “Ci sono 800 mila euro di avanzo di amministrazione, uno dei più alti negli ultimi anni, ma è giusto spiegare perché non li abbiamo investiti. Sappiamo che c’è bisogno di asfaltare alcune strade, ma era sbagliato sprecare soldi pubblici in quel momento perché il prossimo dicembre ci saranno dei lavori di ATS, sarà posata la fibra ottica e ci saranno 1.200 allacciamenti da fare. Asfaltare prima, per poi doverlo rifare al termine dei lavori, sarebbe una mancanza di rispetto verso i cittadini“.
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