“Hanno aperto la porta mentre ero dentro!”. Ladri a San Gaetano e Sant’Andrea. Il sindaco: “Pene più repressive!”

La chiesa di San Gaetano

Il tema della sicurezza è al centro delle discussioni di questi giorni a Montebelluna dopo i diversi episodi di tentati furti nelle frazioni di San Gaetano e Sant’Andrea nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 giugno.

Alcuni cittadini hanno pubblicato nei principali gruppi social del paese dei post con i quali segnalavano la presenza dei ladri alle ore 00.40 in zona San Gaetano/Sant’Andrea e all’1.57 in via Giotto sempre a San Gaetano.

Hanno aperto la porta di casa con tutto acceso – racconta una cittadina -, compresa la tv. Io ero sul divano e quando mi sono accorta ho iniziato ad urlare e sono scappati. Erano in due”.

“Alle 00.40 hanno provato entrare da me – aggiunge un signore -. Con mia morosa in salotto che li guardava”.

“Il tema dei furti – commenta il sindaco Adalberto Bordin – è senza dubbio alla nostra e alla mia personale attenzione, prova ne è che ho voluto riservare a me la delega alla sicurezza ed è costante, quotidiano, il mio rapporto e dialogo con le Forze dell’Ordine e con il Comandante della Polizia locale. Ciò detto, affinché il lavoro di questi ultimi possa essere efficace, è fondamentale che chi è vittima di furti o intercetti comportamenti anomali lo segnali con tempestività nelle sedi opportune”.

“Il suggerimento – continua – è anche quello di partecipare agli incontri che l’amministrazione periodicamente organizza con le forze dell’ordine, proprio per poter acquisire informazioni e istruzioni utili per scongiurare l’intromissione da parte di malintenzionati nelle proprie abitazioni o attività”.

“Nondimeno – prosegue -, sottolineo come, grazie alla sinergia pubblico-privata e al dialogo con i residenti in alcune zone del territorio recentemente colpite da un’ondata di furti, abbiamo accordato una collaborazione che prevede l’acquisto di telecamere da parte dei privati che potranno essere collegate alla rete di videosorveglianza pubblica in modo da poter intervenire con efficacia nel caso di situazioni anomale”.

“Resta comunque fermo il fatto – conclude – che il Comune ha poche, se non nulle, possibilità di intervento a livello repressivo e fintantoché le norme statali non virano verso pene più repressive verso i responsabili di questo genere di reati, il problema potrà dirsi risolto solo a metà”.

Nei giorni scorsi il tema della sicurezza è stato affrontato anche dai Democratici per Montebelluna, che si sono concentrati su un problema diverso approfondito in un servizio televisivo, girato proprio a Montebelluna, andato in onda su Rete 4.

“A fronte delle notizie apparse sulla stampa in queste settimane – dichiarano i consiglieri comunali Davide QuaggiottoLoreno MiottoElisamaria BressanSilvio Tessari e Pietro Dal Zotto – e a seguito del servizio andato in onda su Rete 4 sulle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, dalle quali è emerso che alcuni membri di una famiglia di nomadi nota in città sarebbero autori di alcuni reati tra cui il traffico illecito di rifiuti e la gestione non autorizzata di questi, riteniamo opportuno chiedere la convocazione di una commissione all’amministrazione comunale per conoscere qual è la situazione e quali iniziative sono state intraprese in questi anni “.

“La situazione descritta dai media – concludono – è emblematica e per questo ci chiediamo se in questi anni l’amministrazione abbia ricevuto segnalazioni per attività sospette ed eventualmente si sia attivata di concerto con le forze dell’ordine per ripristinare la legalità. Biadene è un quartiere non lontano dal centro, perciò è utile conoscere le informazioni di cui era in possesso l’amministrazione comunale e quanto fatto per intervenire. In caso di mancata convocazione della commissione presenteremo un’interpellanza che la maggioranza avrà l’obbligo di discutere in consiglio comunale”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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