In prognosi riservata il 21enne che si è dato fuoco in stazione. Il ragazzo che lo ha salvato: “Con cartone e acqua siamo riusciti a spegnere le fiamme”

È ricoverato nel centro grandi ustionati dell’ospedale di Padova, in prognosi riservata, il 21enne di origini marocchine che nella mattinata di ieri, sabato, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è cosparso il corpo di alcool etilico e si è dato fuoco.

Il giovane dopo essersi dato fuoco nel sottopasso della stazione ferroviaria di Montebelluna ha iniziato a correre ed è stato notato da una persona che, andando a prendere un estintore, lo ha perso di vista.

Stando ad alcune testimonianze il giovane ha percorso, mentre bruciava al tronco e alle braccia, la strada che separa la stazione dall’Old Station Bar, dove è stato soccorso dai titolari.

“Lo abbiamo visto entrare dalla porta secondaria – spiega Yi Li, il figlio della titolare che assieme alla mamma ha assistito alla drammatica scena – e ha percorso il bar fino ad arrivare alla porta principale, che però non riusciva ad aprire. Abbiamo preso un cartone e glielo abbiamo messo addosso in modo da riuscire a spegnere le fiamme. Poi gli abbiamo buttato dell’acqua”.

“Sono stati attimi drammatici – continua il giovane – mia mamma è ancora sotto shock per quanto accaduto ieri. Fortunatamente non è riuscito ad aprire la porta e ad uscire dal bar altrimenti sarebbe scappato e non lo avremo potuto aiutare e avrebbe fatto probabilmente una fine peggiore. Avevano iniziato a prendere fuoco anche i capelli”.

“Veniva qui ogni mattina – continua Li – e lo ho sempre visto tranquillo. Non so come mai abbia fatto un gesto del genere”.

E’ trapelato che il 21enne sarebbe stato ricoverato venerdì sera in ospedale, allontanandosi la mattina del drammatico gesto: “Addosso – conclude Li – aveva ancora gli elettrodi che si utilizzano per le visite al cuore”.

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