Montebelluna aderisce alla campagna sociale per l’incontinenza, presentata dai dottori Santoro e Guidolin

L’incontinenza è un problema più diffuso di quando si immagini, che nei giorni scorsi il primo cittadino di Montebelluna e medico, Elzo Severin, e l’assessore ai servizi sociali, Antonio Romeo, hanno avuto modo di approfondire con il responsabile della Rete dei Centri dell’Incontinenza e Stomia dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il dottor Giulio Aniello Santoro, affiancato dalla team leader degli enterostomisti, la dottoressa Fanni Guidolin (nella foto).

Dall’incontro è sorta la conferma di adesione da parte del Comune di Montebelluna alla Campagna Sociale per l’Incontinenza.

Nella sola provincia di Treviso sono più di 75 mila le persone che hanno una regolare prescrizione di ausili per assorbenza, ma non sono conteggiati coloro che gli ausili li acquistano in autonomia al supermercato, in farmacia o nelle sanitarie, sia perché non conoscono il loro diritto sia perché spesso non ne parlano ai propri medici di famiglia per vergogna e imbarazzo.

Tre uomini su cento e 20 donne su cento tra i 20 e gli 80 anni in Italia soffrono di incontinenza: un problema sociale che affligge milioni di italiani. Eppure il 48% dei pazienti incontinenti possono essere trattati, migliorando o guarendo, con la riabilitazione o con interventi chirurgici, molti dei quali mini invasivi e svolti in Day Surgery.

All’incontro ha preso parte anche il sindaco uscente Marzio Favero, che si è congratulato per l’eccellenza del Centro di III livello Incontinenza e Stomie, primo in Italia, nato per volontà del direttore generale della Ulss 2, Francesco Benazzi e grazie anche all’attività di un concittadino montebellunese ora scomparso, Attilio Reginato, presidente regionale Incontinenti e Stomizzati e referente nazionale, in collaborazione con tutte le associazioni venete di categoria.

“Abbiamo volentieri aderito a questa iniziativa – dichiara il sindaco Severin – perché una campagna sociale su questo problema non solo è utile ma è necessaria per poter informare tutti i cittadini che l’incontinenza si può curare. Bisogna trovare il coraggio di parlarne con propri medici di famiglia ed affidarsi a loro per l’orientamento ai successivi livelli specialistici. Per questo, prossimamente, organizzeremo assieme un incontro nella sede municipale con il dottor Santoro e la dottoressa Guidolin per parlare di questo argomento e che verrà trasmesso in streaming”.

Il dottor Santoro è un medico chirurgo specialista riconosciuto a livello internazionale per i numerosi studi scientifici pubblicati, per l’invenzione di alcune tecniche per la diagnosi e cura dell’incontinenza e la collaborazione mondiale allo sviluppo della ricerca nell’ambito delle tecnologie specifiche. E’ responsabile e coordina l’attività del Centro di III° livello della “Incontinenza e Stomia” dell’Ospedale di Treviso, che fa parte della seconda chirurgia diretta dal professor Zanus.

Il Centro è strutturato in diversi ambulatori dove un team multispecialistico di esperti svolge l’assistenza ai pazienti stomizzati, le prime visite specialistiche per incontinenza, le medicazioni chirurgiche post intervento, la riabilitazione pelvica e perineale, indagini diagnostiche ad alta tecnologia strumentale per la diagnosi e lo studio dell’incontinenza urinaria e fecale.

Il dottor Santoro ha presentato modello organizzativo al ministero della Salute nel settembre 2019, affiancato alla team leader Fanni Guidolin, dopo l’ufficiale apertura del Centro presso il Cà Foncello, il 5 agosto 2019, con la presenza del governatore Luca Zaia.

Il medico di medicina generale, che rappresenta il primo livello della rete, ha il ruolo chiave di rilevare il problema “incontinenza” ed iniziare le prime cure o inviare il paziente a visite specialistiche. Il secondo livello viene assicurato dai distretti o dagli ospedali spoke (Montebelluna, Castelfranco, Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo). I casi più complessi vengono invece trattati nel Centro di terzo livello dell’Ospedale di Treviso.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Fanni Guidolin).
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