Un gheppio appollaiato sulla cancellata di Baggio bevande in via Bassanese a Montebelluna. Questo l’inconsueto incontro tra il rapace e il montebellunese Alberto Pellizzari, dove quest’ultimo lo ha immortalato con la fotocamera del suo cellulare postando poi l’immagine sui social.
L’uccello, con ogni probabilità un maschio adulto, si è lasciato tranquillamente avvicinare dall’uomo.
“Probabilmente – ci spiega l’esperta Marta Meneghini, biologa e guida naturalistica di NaturalMenteGuide – non si trovava neppure in perfetta forma, almeno a giudicare dall’immagine. Si tratta di un rapace diurno piuttosto comune nelle nostre zone, assieme alla poiana. Entrambi riescono a convivere con la presenza dell’uomo”.
E’ un falco che viene soprannominato Spirito Santo per la sua caratteristica di caccia. Si ferma in volo sbattendo le ali e tenendo immobile il corpo, come fosse elicottero, per individuare la preda. Ai contadini, vendendolo stagliato contro il sole, appariva come una croce, da qui il soprannome dato dalla cultura contadina veneta al rapace. E’ dotato di una vista straordinaria, a ultravioletti.
“Riesce a vedere l’urina depositata dai topolini, seguendo la pista che li fa arrivare alla preda. Si nutre di piccoli animali – prosegue Meneghini -, insetti, lucertole e topolini. E’ molto sensibile al veleno usato contro i topi e nei pressi dei centri abitati questo può costargli la vita”.
“Vive dal mare alla montagna e ha dimorfismo sessuale, cioè i due sessi sono differenti nell’aspetto del piumaggio. – conclude – Il maschio ha la testa grigia e il corpo maculato, la femmina un colore più uniforme. Nidifica dappertutto, spesso sui campanili e talvolta ruba i nidi già preparati dai corvi”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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