Montebelluna piange l’eclettico artista Renato Cadorin, detto “El Barbe”. Fu alpino, scultore e venne nominato Cavaliere della Repubblica

Cordoglio a Montebelluna per la scomparsa dell’86enne Renato Cadorin, conosciuto come “El Barbe”, storico membro del Gruppo Alpini della città, scultore, musicista (da giovane suonava la fisarmonica e ha portato avanti questa passione anche da adulto), collezionista e agricoltore.

È stato il figlio Marco, attore comico e cabarettista, a dare la notizia pubblicando questo messaggio nei social: “I veci alpini va vanti. Stanotte è toccato a te, Renato…El Barbe. Buon viaggio papà”.

Manualmente faceva cose straordinarie e il suo pregio più importante era la generosità – racconta il figlio – Era grande la sua voglia di donarsi ed era sempre attento alle persone che avevano bisogno: finché ha potuto, infatti, ha aiutato le onlus e le associazioni della città. Era un accentratore, amava la compagnia ed era un grande barzellettiere: dove c’era lui le risate erano assicurate”.

“A Montebelluna in molti ricorderanno il periodo in cui, facilitato dalla sua lunga barba bianca, ha fatto Babbo Natale – continua – Era sempre in mezzo alla gente e casa mia era come un porto di mare: alla sera c’erano sempre tante persone e non mancavano mai la soppressa e il vino in un clima di festa con lui che faceva le battute e mia sorella che cantava”.

Nella nostra abitazione facevamo diverse cene con tanti ospiti – conclude – Lui accoglieva tutti ma non cedeva mai il suo posto di capotavola. L’unica persona alla quale riservava questo privilegio era un certo gitano di nome ‘Cristoforo’, una persona onesta e perbene, che girava per Montebelluna spingendo una carrozzella. Con lui, forse involontariamente, metteva in pratica la frase: ‘Gli ultimi saranno i primi’. È stato un padre importante e ha amato in maniera folle i suoi figli: era talmente orgoglioso di noi che ci ‘innalzava’ in tante occasioni. Ci seguiva anche nei nostri spettacoli e faceva parte del nostro staff”.

Cadorin scolpiva il legno ma anche il rame e l’acciaio, creando figure fantastiche e animali ma anche personaggi storici o legati all’attualità.

La sua arte non è passata inosservata: per questo è diventato Cavaliere della Repubblica Italiana, conseguendo anche il diploma di Benemerenza e la Medaglia d’Oro della Camera di Commercio di Treviso.

“È andato avanti il nostro vecio Alpino Renato Cadorin per molti anni anima e corpo del Gruppo – si legge in una nota degli Alpini di Montebelluna -, ti vogliamo ricordare così, con l’orgoglio del cappello in testa e gli occhi illuminati quando ci vedevi arrivare. Ciao Renato, buon viaggio verso il Paradiso di Cantore e saluta la tua amata Rosetta”.

Renato Cadorin lascia i figli Bruno, Marco ed Elvira, le nuore, il genero, i nipoti, i parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita.

L’ultimo saluto al caro Renato sarà dato sabato 23 aprile, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di San Gaetano; dopo le esequie si procederà per la cremazione.

(Foto: Facebook – Gruppo Alpini Montebelluna).
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