Montebelluna, seggi elettorali, non ci sono alternative. Il sindaco: “Bastava fissare le elezioni 10 giorni prima”

Non ha tardato a farsi sentire la replica del sindaco di Montebelluna, Marzio Favero (nella foto), ai consiglieri di opposizione che chiedevano di individuare altre sedi per i seggi elettorali, al di fuori da quelle scolastiche: “Bastava programmare le elezioni soltanto dieci giorni prima”, tuona il primo cittadino.

Questa mattina, giovedì 23 luglio, nel suo ufficio, il sindaco ha incontrato il segretario generale, il dirigente del III Settore, la responsabile dell’ufficio elettorale e il geometra che cura l’allestimento dei seggi per analizzare la situazione ingenerata dalla decisione assunta dal governo di fissare le elezioni i giorni 20/21 settembre, ad appena una settimana dopo l’inizio delle lezioni scolastiche. Scelta che sta creando un profondo disagio e ha sorpreso l’opinione pubblica.

“Stiamo vivendo una situazione surreale – commenta Marzio Favero – per la scelta assurda assunta dal governo. Sarebbe bastato programmare le elezioni dieci giorni prima per evitare qualsiasi problema. E i governatori delle Regioni lo avevano detto e ridetto. Adesso, chi ha fatto il pasticcio, cerca di scaricare il problema ai Comuni. Si sentono avanzare ipotesi fantasiose che si scontrano con le norme che sono previste per l’allestimento dei seggi. Devono essere chiare due cose. La prima: ogni seggio deve essere sigillabile alla fine della giornata, porte e finestre, e deve essere sorvegliato da militari all’esterno. E là dove ci sono più seggi, questi non possono essere dislocati in edifici diversi perché servirebbe moltiplicare il numero dei militari messi a presidio”.

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Pertanto non sono utilizzabili le palestre quando ci sono più seggi. A meno che non si decida di allestire dei box a costi insostenibili. Più semplice il ricorso alle sedi dei comitati civici, nelle frazioni dove c’è solo un seggio – prosegue il sindaco -. Ma questo è quello che già accade da anni a Busta e a Mercato vecchio, mentre nelle frazioni ove vi sono più seggi non è fattibile utilizzare le sedi dei comitati civici. Impossibile utilizzare la biblioteca che è open space. Quanto ai musei, si dovrebbero disallestire e riallestire le sale espositive con costi elevati”.

Al MeVe – sottolinea – si potrebbe ospitare un seggio solo nella sala ristorante, ma i seggi della frazione sono quattro e non possono essere divisi. Oltre alle problematiche logistiche, ve ne sono altre. Si dovrebbero ristampare tutte le cartelle elettorali: operazione costosa. E si metterebbero a disagio gli elettori anziani che hanno le loro abitudini. È bene ricordare le difficoltà patite dagli elettori ogni volta che si sono cambiate le sedi elettorali”.

Sono dunque stati confermati i seggi di San Gaetano: presso l’Istituto agrario, 3 seggi; il centro civico è inadatto in quanto non sezionabile. Busta: presso il postale, 1 seggio. Contea: scuola elementare pascoli, 3 seggi. Non ci sono alternative. Mercato vecchio: centro frazionale, 1 seggio. Pederiva: scuola elementare, 1 seggio. Non ci sono alternative. Caonada: scuola elementare, 2 seggi. Biadene: scuola elementare, 4 seggi. Centro Nord: istituto Veronese, 3 seggi. Centro sud: istituto Einaudi, 4 seggi. Posmon: istituto Ipsia, 2 seggi. Guarda: prefabbricati ex Levi, 3 seggi. Il centro civico non è frazionabile ed è occupato dai laboratori del Maffioli.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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