Recupero dell’area ex Posta. I Democratici per Montebelluna non partecipano all’incontro: “Serve trasparenza”. La maggioranza: “Occasione persa”

L'area ex Posta
L’area ex Posta

A Montebelluna si torna a discutere del tema della riqualificazione dell’area ex Posta, che già in passato aveva portato ad un acceso confronto tra l’amministrazione comunale montebellunese e le forze di minoranza.

“Il progetto di riqualificazione dell’ex area Posta – dichiarano i consiglieri comunali del gruppo Democratici per Montebelluna – è stato depositato in municipio nel maggio 2021. Quindi 2 anni fa. Da allora giace nei cassetti del Comune. Come minoranza abbiamo sollecitato più volte la convocazione di commissioni per affrontare l’argomento, vista la sua importanza. Ma senza esiti. Il mese scorso l’amministrazione ci ha proposto di incontrarci non ufficialmente per parlarne, ma noi abbiamo declinato l’invito sostenendo la necessità di una riunione ufficiale”.

Per questo i Democratici per Montebelluna hanno presentato nuovamente una richiesta di commissione.

“Un argomento come questo – continuano – deve essere collocato nei normali binari istituzionali per garantire il principio di trasparenza e non nascondere nulla ai montebellunesi. Tuttavia, l’amministrazione ha comunque convocato un incontro privato tenutosi ieri, al quale non ci siamo presentati. Ribadiamo che una città deve essere amministrata garantendo trasparenza e rendendo conto ai cittadini dell’operato. Non attraverso incontri non ufficiali, senza verbali, su temi delicati e con silenzi su argomenti importanti”.

“Peraltro – concludono -, durante questa riunione informale, era prevista l’illustrazione di uno studio commissionato dal Comune nell’agosto 2021 sul progetto di riqualificazione. E anche questo studio è stato finora dimenticato. Chi amministra deve essere al servizio dei cittadini. Il Comune non è un’associazione privata in cui si può fare ciò che si vuole. Questo comportamento sulla vicenda dell’ex area Posta si somma alla convocazione, con molti mesi di ritardo, della commissione sulle opere finanziate con il Pnrr e all’atteggiamento non costruttivo tenuto a più riprese nei confronti delle minoranze’’.

Non si è fatta attendere la reazione della maggioranza guidata dal sindaco Adalberto Bordin.

“L’atteggiamento del Pd si commenta da solo – afferma il primo cittadino di Montebelluna -, ma nel rispetto dei cittadini è doverosa una replica. La commissione consiliare richiesta dal Pd si farà, non vi è dubbio, ma quando sarà necessario, ovvero in funzione del consiglio comunale in cui si andrà a discutere il Piano di recupero dell’area. Del recupero dell’area se ne parla da decenni e, come già ribadito molte volte, questa amministrazione ha tutta l’intenzione di arrivare ad una definizione del Piano, a patto che siano svolti gli opportuni approfondimenti”.

Bordin ha evidenziato l’importanza di aver commissionato uno studio ad un urbanista esterno.

“Uno studio prodotto alla fine dell’anno scorso e tutt’altro che nascosto – continua -, prova ne sia che l’incontro a cui il Pd ha rifiutato di partecipare è stato condotto proprio dall’urbanista esterno e ha avuto ad oggetto lo studio in questione. Un incontro che non ha sostituito affatto il lavoro della Commissione, ma che semmai è stato un’occasione in più che, come amministrazione, abbiamo voluto organizzare proprio per coinvolgere la minoranza e dotarla di tutte le informazioni necessarie affinché potesse avere un quadro completo della situazione”.

“È quantomai singolare che il Pd – conclude -, che tanto professa interesse per il destino dell’ex Postale, messo di fronte alla possibilità di poterne approfondire gli aspetti del piano di recupero in un incontro tecnico, declini l’invito: evidentemente l’interesse reale per il recupero dell’area è inferiore alla volontà di strumentalizzare il tutto. Viceversa, devo sottolineare come parte dell’opposizione, ma non del Pd, abbia partecipato responsabilmente all’incontro. Ulteriore dimostrazione di come il Pd abbia preferito strumentalizzare la cosa”.

Il presidente della Commissione Urbanistica, Giorgio Capovilla, ha ricordato come l’incontro, proposto dal sindaco, rappresentasse di fatto la possibilità di accedere agli atti da parte di tutti i consiglieri presenti.

“L’intento – commenta Capovilla – era infatti quello di un incontro prettamente tecnico, propedeutico ad una futura commissione consiliare, durante la quale i consiglieri potessero porre all’urbanista, che approfondisce le regole urbanistiche del caso, e ai tecnici comunali tutte le domande necessarie per approfondire al meglio la questione. Un’opportunità di conoscenza che, purtroppo, per i consiglieri del Pd si è trasformata in un’occasione persa”.

“L’incontro – conclude l’assessore all’urbanistica, Elzo Severin – è uno strumento in più che l’amministrazione ha voluto inserire per coinvolgere anche la minoranza nel percorso che porterà alla riqualificazione dell’area ex Postale. Parliamo di una riqualificazione complessa, in un luogo super centrale, che merita di essere affrontata con tutto l’approfondimento necessario avendo cognizione dei possibili scenari futuri”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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