Ieri martedì sera un incendio alla storica chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave ha rischiato di trasformarsi in tragedia, ma grazie al pronto intervento di alcuni volenterosi cittadini il peggio è stato evitato.
Intorno alle 19.30, secondo quanto ricostruito dall’amministrazione comunale, un principio d’incendio ha coinvolto la chiesetta del ‘400 gestita dal Gruppo per San Giorgio, e se non fosse stato per gli avventori del vicino bar oggi la storia sarebbe ben diversa.
Infatti, quando hanno visto del fumo nero uscire dall’edificio sacro di via San Giorgio alcuni coraggiosi sanpolesi sono immediatamente intervenuti con un estintore e due secchi d’acqua riuscendo in breve tempo a contenere le fiamme prima che si propagassero.
Nel dettaglio, il fuoco ha interessato un banchetto posto all’ingresso dove si trovavano un libro per firme e dediche, alcuni ceri votivi (solitamente spenti) e volantini promozionali. Tutto materiale andato distrutto. L’edificio si è rapidamente riempito di fumo e saranno quindi necessari ulteriori accertamenti per valutare anche eventuali danni agli affreschi quattrocenteschi che impreziosiscono la chiesa.
Sul posto, per tutti i controlli del caso, sono giunti i Carabinieri di Fontanelle, il sindaco Nicola Fantuzzi e il parroco don Alberto Dalla Cort (che oggi formalizzerà denuncia contro ignoti), oltre a presidente e rappresentanti del Direttivo del Gruppo per San Giorgio che da anni si occupa della cura e della gestione della chiesetta, sempre aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20. Da una prima ricostruzione pare però che non ci siano testimoni oculari di quanto avvenuto, mentre le immagini delle telecamere presenti in zona non sembrano per ora fornire elementi utili per l’individuazione del responsabile dei danni causati alla struttura che in passato era già stata oggetto del furto della cassetta delle offerte.
«Quanto accaduto ieri sera è un episodio davvero sconcertante, anche perché la nostra comunità è legata in modo profondo alla chiesetta di San Giorgio, un luogo di pia storia e devozione – commenta Fantuzzi –. Se si è trattato di una bravata, è stata di pessimo gusto. Se invece è stato un atto deliberato, lo condanniamo con fermezza. Ringrazio comunque di cuore le persone che sono intervenute in tempo per spegnere il rogo, perché senza il loro gesto pronto e responsabile oggi staremmo forse raccontando un’altra storia. Quanto accaduto sicuramente ci rattrista, ma di certo non ci fermerà nel nostro impegno per custodire e tutelare un luogo di culto così importante per tutto il territorio sanpolese».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di San Polo di Piave)
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