Addio a Tex (Armando Tonellato), spirito libero, amante del rodeo e fan de I Nomadi

Armando Tonellato

Alle tre e un quarto di questa mattina, giovedì 11 gennaio, è mancato – stringendo la mano di uno dei suoi migliori amici – il settantasettenne Armando Tonellato, da tutti conosciuto come Tex per la sua grande passione per i cavalli e il mondo del rodeo. Tex era ricoverato al San Valentino di Montebelluna in seguito a una malattia che negli ultimi tempi aveva aggravato le sue condizioni di salute.

A piangerlo non ci sono soltanto i suoi amici più stretti, ma anche il figlio Roberto e mezzo paese, che lo ricorda arrivare a bordo della sua Panda rossa: Tex frequentava spesso la piazza di Caniezza, ma conosceva bene anche i boschi della Pedemontana del Grappa, dove amava andare a raccogliere funghi, martin secchi e pungitopo (ma amava anche raccogliere le ciliegie). In paese lo descrivono come uno spirito libero, che amava le canzoni de I Nomadi e di Guccini tanto da saperle a memoria.

Nato a Pederobba, andò a lavorare in Libia e in Arabia Saudita per diversi anni: lì, Tex ricoprì anche posizioni di responsabilità, con diverse persone alle proprie dipendenze. Si occupava di grandi cantieri, infrastrutture come strade e – forse – persino qualche diga, ma anche dell’installazione di serramenti su grandi edifici, in quell’epoca in cui i ponteggi non erano affatto una garanzia. Più tardi tornò a Cavaso, accasandosi a Obledo e facendo per qualche tempo il muratore.

Tex era un grande appassionato di cavalli e frequentava il Buffalo Ranch di Mussolente, dove per un periodo aiutò nelle stalle. Nonostante non avesse studiato molto, era ferrato su vari argomenti ed era in grado di mettere in difficoltà un interlocutore se il tema era di suo interesse. Orgoglioso, nella sua spensieratezza, anche nei periodi di ristrettezza economica con i suoi amici insisteva per pagare fino all’ultimo centesimo ciò che gli veniva donato.

“Negli ultimi giorni, in ospedale, mi sono avvicinato a lui per canticchiargli una canzone di Guccini, come facevamo una volta – racconta un altro amico -. Ho sbagliato volutamente una parola. Lui, debolmente, mi ha guardato e ha alzato l’indice verso di me come per dire “no, non fa così””. In ospedale, ogni singola volta che le infermiere lo aiutavano o si prendevano cura di lui, Tex si premurava di ringraziarle”.

È probabile che il suo funerale si terrà sabato mattina, ma l’epigrafe lo confermerà eventualmente domani. È già stato proposto dagli amici che, durante il trasporto della bara, venga riprodotta una delle canzoni preferite di Tex, chiaramente de I Nomadi.

(Foto: per concessione di amici di Armando Tonellato).
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