Ripresa graduale al cementificio di Pederobba, nel frattempo l’azienda copre l’80% del salario dei lavoratori

Sarà una ripresa graduale quella che attende il rientro in fabbrica dei dipendenti della Cementi Rossi, il cementificio di Pederobba, che aveva bloccato la produzione lo scorso fine marzo, a fronte dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19.

Un’assenza dal lavoro comunque “indolore” per la novantina di addetti dello storico cementificio grazie all’intervento dei responsabili dell’azienda, non nuovi ai “benefit” a favore dei dipendenti: hanno infatti voluto integrare la differenza derivata dall’importo versato dall’INPS a garanzia della cassa integrazione alla normale retribuzione, coprendo così l’ottanta per cento del salario normale.

Un accordo accolto ovviamente con soddisfazione dai dipendenti e dai responsabili delle due sigle sindacali presenti in fabbrica, Filca Cisl, e Fillea Cgil di Treviso.

In questo lasso di tempo, lo stabilimento di Pederobba è stato presidiato soltanto per la sicurezza degli impianti da un numero minimo di addetti presenti a rotazione.

Da lunedì 4 maggio parte un minimo rientro del personale per specifiche consegne ai clienti in attività lavorativa, mentre la settimana dopo ci sarà il rientro per tutti, sempre a turnazione e con orari differenziati, invece per l’accensione del forno e la relativa produzione del cemento si dovrà aspettare la fine del mese.

“Nel frattempo sono stati messe a punto le misure di protezione e controllo dei dipendenti e per le imprese terze – conferma il direttore tecnico del “Gruppo Rossi” Gennaro Verbaro  Nei comprensori industriali e negli uffici sono già in atto le misure di prevenzione, ma con il ritorno al lavoro dei dipendenti l’attenzione dovrà essere ancora maggiore. L’uso corretto del DPI, i distanziamenti, le turnazioni, la ridistribuzione degli spazi e la sanificazione fanno parte del pacchetto delle misure di prevenzione già in atto, da implementare e potenziare”.

“I costi di queste misure che hanno anche un beneficio sociale, rimangono tutt’altro che trascurabili, si pensi soltanto allo sforzo per l’approvvigionamento delle mascherine provviste di certificazione” sottolinea lo stesso Verbaro.

Alla fine del lockdown, con la piena ripresa lavorativa, si prospetta comunque un cambio di rotta nel capitolo vendite, in quanto Veneto Strade aprirà una decina di cantieri.

“Un aspetto positivo per l’azienda, una boccata d’ossigeno per un mercato che si apre in un settore come il nostro, che si trova in difficoltà in questi ultimi tempi” conclude.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Cementi Rossi).
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