Confermati 2 milioni e mezzo di opere per la Biosfera del Monte Grappa. Rampin: “La funivia, invece, non è ancora un progetto concreto”

Le buone notizie sul fronte del Monte Grappa non mancano, ma non riguardano (perlomeno, non ancora) la tanto discussa funivia, un’idea che l’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa conferma essere – per quanto valida ed entusiasmante – un’ipotesi ancora lontana, da concretizzare, attraverso uno studio che la contestualizzi nell’ambito dell’intero comprensorio del Grappa e, soprattutto, anche dal punto di vista economico.

Annalisa Rampin – video di Luca Vecellio

Sono stati confermati, invece, i contributi del Mase per gli interventi sulla sostenibilità ambientale: oltre 2 milioni e mezzo di euro, un milione e mezzo da destinare alla core zone, il resto per tre piste ciclabili da realizzare nella buffer zone.


Nel corso del 2023, la Biosfera del Monte Grappa aveva partecipato a un bando indetto dal Ministero, facendosi affiancare dall’autorevolezza dell’Università di Padova nel redigere dei progetti di riordino forestale, di realizzazione di impianti di termocompost, di ripristino dei pascoli abbandonati dall’uomo e molto altro, in un’ottica di sostenibilità circolare e con attenzione anche verso chi vive il Grappa tutto l’anno, oltre che verso i turisti.

Un primo esempio di impianto di termocompost è già presente nelle vicinanze del Centro Paolo Chiavacci: l’idea è quella di renderli facilmente smontabili in inverno, in modo che possano essere utilizzati in quota per consentire alle malghe di avere l’acqua calda. Nei progetti è presente anche la voce relativa alla realizzazione di strade tagliafuoco e bacini idrici, che avranno, come in altri comprensori, una doppia funzione: antincendio e d’emergenza nei periodi di siccità.

La conferma, considerata anche l’innovatività dei progetti proposti e la relazione scientifica della loro efficacia, è arrivata dopo appena un mese: a questo punto, come spiega la presidente dell’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa Annalisa Rampin, ogni Comune andrà a realizzare la propria opera. “Sono contributi concreti a un territorio che è sempre stato abbandonato. Grazie alla collaborazione dell’Università, siamo riusciti a interpretare il bando in modo corretto, dando delle soluzioni replicabili in tutta l’area”.

Anche il progetto della Biosfera relativo all’educazione scolastica è stato riconfermato da quasi tutte le scuole del territorio, coprendo le classi dalla prima alla terza media: ne mancano soltanto tre ai margini dell’area centrale, ovvero Bassano, Pederobba e Feltre.

Tornando alla considerazione su mobilità e infrastrutture, invece, la presidente Annalisa Rampin frena il fragore della notizia relativa alla funivia del Monte Grappa, già uscita sui giornali in passato e poi scomparsa, come spesso accade a progetti così imponenti e risolutivi: “È un’idea che è stata raccolta al momento della realizzazione del Piano d’azione quando abbiamo aperto a tutti una call attraverso quella che si definisce manifestazione d’interesse.

La funivia è stata presentata dal Consorzio Vivere il Grappa e dall’architetto Nico Cunial ed è stata presentata in un capitolo specifico che riguarda la mobilità sul Massiccio. Quindi prima di tutto va fatto uno studio per capire quali siano le necessità su questi temi, un masterplan che valuti a 360 gradi tutta la situazione del Massiccio e dai risultati si andranno a valutare le possibili soluzioni: non esistono dei progetti prioritari, non esistono progetti finanziati. C’è uno studio di fattibilità, non c’è un progetto vero e proprio. È un tema che va affrontato analizzando bene tutto il contesto, soprattutto dal punto di vista economico”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati