Un progetto che, partito una quindicina d’anni fa come sperimentale, con l’obiettivo di portare le produzioni casalinghe ad essere commercializzate, è ora diventato una solida realtà, in cui, a fare la parte del “leone”, ci sono il Veneto, la provincia di Treviso e, dulcis in fundo, il Comune di Pieve del Grappa.
Dove, ospiti dell‘agriturismo La Baita (con cui hanno collaborato per l’occasione altre due realtà come il Forno Antico e l’agriturismo Casera Bottò), si sono ritrovati giovedì scorso vari piccoli produttori locali proprio per celebrare a tavola le eccellenze del territorio.
Una cena, quella promossa dall’assessorato all’Agricoltura del Comune, in collaborazione con Pro Loco, Consorzio PPL e Ulss2, in cui è stato ricostruito il non facile percorso che ha portato alla valorizzazione di alcuni prodotti ormai ritenuti “fiore all’occhiello” della Pedemontana, partendo però dall’iniziale diffidenza dei “vecchi” proprietari, spesso restii al cambiamento e all’introduzione di novità nelle loro aziende agricole (come la presenza di un laboratorio all’interno delle stesse per garantire i necessari standard di sicurezza alimentare).

Ospiti della cena, in cui protagonista è stato indubbiamente il musetto, Luca Buffon, veterinario dell’Ulss2 e referente regionale del progetto PPL (piccole produzioni locali), Stefano Danieli, presidente del Consorzio PPL Venete, Mario Marini, area corporate Banca delle Terre Venete, e Marzia Franco, responsabile della filiale di Cavaso del Tomba. A fare gli onori di casa la sindaca di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin, e l’assessore all’Agricoltura, Luca Raccanello.
“Il nostro comune è attualmente il secondo in Veneto per numeri di produttori PPL e il primo per tipologia di prodotti – ha spiegato proprio l’assessore – Significa che, pur partito come semplice integrazione al reddito per gli agricoltori locali, il progetto ora ha attecchito ed è una realtà importante per il nostro territorio”.

Da qui l’idea di “mettere in tavola” queste eccellenze, spaziando dagli affettati ai formaggi, passando per i ravioli con radicchio e ricotta (al burro di montagna) e finendo con “sua maestà” il musetto.
“Mangiare meno ma meglio, con più qualità – ha sottolineato il presidente del Consorzio PPL, Stefano Danieli – Anche a tavola occorre fare cultura. I numeri qui in Veneto ci stanno incoraggiando a proseguire in questa direzione: abbiamo infatti circa 1500 PPL, di cui quasi 500 in provincia di Treviso”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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