Le piogge delle ultime settimane non hanno favorito l’inizio della stagione estiva per le malghe del Grappa, anche se l’estate inizia ufficialmente il 20 giugno con il solstizio d’estate.
Le basse temperature, le incertezze climatiche e gli acquazzoni, che hanno creato diversi danni anche in pianura, hanno disincentivato i turisti e gli appassionati di montagna a raggiungere le malghe ai piedi del Monte Grappa.
“La stagione è partita un po’ così così – commenta Assunta Andreatta di Malga Cason del Sol a Pieve del Grappa – perché c’è stata la neve e tanta pioggia. Ci auguriamo che i prossimi mesi siano un po’ più asciutti e che tutto vada per il meglio”.
“I prodotti che possono trovare le persone che ci vengono a trovare – conclude – sono i formaggi di malga, i salumi, gli ortaggi e la carne di nostra produzione. Poi non mancano la compagnia della nostra gente e la semplicità che ci contraddistingue da sempre”.
Intanto, è stata accolta con favore la notizia della messa in sicurezza e della riapertura delle Gallerie del Grappa sulla SP 141 ad opera della Provincia di Treviso.
Un pensiero in meno per i malgàri e per tutte le persone che amano vivere il Grappa per le sue bellezze naturalistiche, ma anche per le testimonianze storiche legate alla Grande Guerra.
Tra i diversi prodotti di questo territorio spiccano i formaggi come il Bastardo del Grappa.
Il nome significa “ibrido” e si riferisce alla lavorazione di un formaggio dalla mescolanza di latti diversi, vaccino e caprino (o ovino): era probabile che gli antichi malgàri volessero produrre un formaggio caprino, ma la produzione di latte di capra era davvero poca e quindi c’era bisogno di aggiungervi latte di vacca.
Oggi, il Bastardo del Grappa viene fatto seguendo antiche tecniche tradizionali e moderne procedure.
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