C’è una nuova truffa telefonica in circolo: a renderlo noto è stato il luogotenente Andrea Bo (al comando della Stazione dei Carabinieri di Pieve di Soligo), in occasione di un incontro sul controllo del vicinato che si è tenuto mercoledì sera a Refrontolo.
Si tratta di una truffa che si basa su una tecnica informatica che riesce a far apparire alla vittima una chiamata in arrivo con il numero che, nella realtà, corrisponde a quello di una caserma dei Carabinieri.
Come ha spiegato il luogotenente Bo, il truffatore, così facendo, si spaccia per un Carabiniere, che “avvisa” la vittima che una dipendente di banca starebbe spostando i soldi del conto della vittima stessa.
Il malvivente così invita la vittima a spostare i soldi su un altro conto, così “da salvarli”, tramite un bonifico con la causale, ad esempio, di “acquisto mobili”.
Nel corso della telefonata i finti Carabinieri tengono così impegnate le loro vittime, così da impedir loro di contattare il vero Comando dell’Arma, per verificare quanto sta avvenendo.
Il luogotenente Bo ha riferito che, in una sola mattinata, la stazione pievigina dei Carabinieri ha ricevuto cinque chiamate, dove la gente segnalava di aver ricevuto delle telefonate dal numero della stazione stessa. Telefonate che, in realtà, non sono mai partite dai vari Carabinieri.
L’invito del luogotenente è stato quindi quello di tenere sempre alta l’attenzione, in quanto i Carabinieri non chiamano mai a casa per invitare le persone a mettere mano sui propri conti correnti.
(Autore: Arianna Ceschin)
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