Pieve di Soligo, la mostra antologica di Livio Ceschin si trasferisce a Liegi. La rete Vite Illustri Pieve (Vip): “Il docufilm “Percorsi incisi” per tutti nel 2022″

“Siamo onorati, lieti e grati di essere stati tra i patrocinatori della mostra antologica di Villa Brandolini a Solighetto Livio Ceschin – Dimore di luce e vento – Incisioni e tecniche miste 1991-2021, che ha chiuso i battenti domenica 24 ottobre, e di aver consolidato un rapporto di amicizia e collaborazione con un grande artista di assoluto livello internazionale come il nostro concittadino illustre Livio Ceschin”.

A conclusione dell’evento di successo di critica e pubblico, il direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo e coordinatore di Vite Illustri Pieve di Soligo (VIP), Marco Zabotti, conferma l’apprezzamento e la riconoscenza della rete culturale pievigina per la straordinaria vicenda artistica di Ceschin.

Nato a Pieve di Soligo nel 1962, formatosi all’Istituto d’Arte di Venezia e all’Accademia Raffaello di Urbino, Ceschin è considerato uno dei maggiori incisori italiani contemporanei. Dal 1993 ad oggi gli sono state dedicate numerose esposizioni in Italia e all’estero, e ha partecipato a Biennali e Triennali di grafica tra le quali quelle di Lubiana e Cracovia.

Ceschin ha realizzato importanti cartelle di grafica, tra cui quella curata con il poeta Andrea Zanzotto (2001) e quella edita a Milano con poesie di Mario Luzi e un testo di Franco Loi (2003). Dal 2002 fa parte della Royal Society of Painter – Printmakers di Londra e, dal 2016, della Fondazione Taylor di Parigi. Nel 2013 l’Istituto Nazionale per la Grafica, a Roma, e, nel 2014, il Museo Rembrandt di Amsterdam, gli hanno dedicato due importanti esposizioni.

In Finlandia, nel 2015, espone le 27 incisioni acquisite dalla Collezione Pieraccini, in collaborazione con i Musei Ateneum e Sinebryschoff di Helsinki. Non a caso, quindi, la mostra di villa Brandolini a Solighetto proseguirà per Liegi, ospite del Comune di Ans, patrocinata dalla Provincia e dalla città belga, nella sede espositiva del Castello di Waroux.

L’esposizione dal titolo Livio Ceschin – Musique du signe – gravures et dessins 1991-2021, rispetterà lo stesso criterio espositivo e sarà inaugurata giovedì 4 novembre e terminerà domenica 5 Dicembre 2021. “Nei miei interventi di saluto alla cerimonia inaugurale della mostra – sottolinea Zabotti – e in occasione della successiva presentazione, sempre in Villa Brandolini, del docufilm Percorsi incisi patrocinato dalla Regione Veneto, dal Comune di Pieve di Soligo e dalla Fondazione Benetton di Treviso, già protagonista a settembre al Lido di Venezia nell’ambito della programmazione degli eventi previsti nello spazio della Regione del Veneto alla 78° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, ho avuto modo di esprimere l’ammirazione per il talento, l’abilità, la precisione, la dimensione spirituale, la visione di paesaggio e lo stile d’insieme e di squadra di Ceschin”.

“Ottima pertanto l’iniziativa del Comune di Pieve di Soligo – aggiunge Zabotti – che ha unito la ricorrenza dei trent’anni di attività artistica di Ceschin ai quarant’anni di percorsi espositivi di Villa Brandolini. Esiste l’impegno ulteriore di VIP a promuovere all’inizio del 2022 una nuova occasione di visione ad un vasto pubblico del docufilm Percorsi incisi, come abbiamo già concordato con Livio, al rientro in Italia dalla sua mostra in terra belga. Si tratta di un video bello ed emozionante, nei luoghi di un paesaggio che cambia nei tempi e nelle stagioni e che ha ispirato Livio fin da bambino, tradotto attraverso la poesia di un segno inciso”.

Grazie all’opera del regista Maurizio Mottin e di Stefano Morini, autore delle colonne sonore, le riprese filmiche dei suoi luoghi del cuore, sconosciuti ai più, si alternano alle immagini dei suoi schizzi a matita e a inchiostro, dei disegni preparatori e delle loro incisioni. Attraverso dodici sequenze tematiche, dense di pensieri, emozioni e sentimenti personali, si spazia dal Piave al Po, dal Cellina alle Lagune, nel susseguirsi delle stagioni, in spazi di luce e vento, immersi nella quiete e nel silenzio. Con le voci fuori campo dei poeti Davide Rondoni, Luciano Cecchinel e Fabio Franzin e le testimonianze di scrittori e poeti come Mario Rigoni Stern, Giorgio Soavi Franco Loi sul mestiere e la poetica dell’incisore, lette dall’attore Roberto Citran.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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