Il maestro Stefano Andreatta premiato dal Presidente della Repubblica per meriti artistici: “Ispirato dal Tempio e dalla natura”

Stefano Andreatta e il Presidente Sergio Mattarella

È stato premiato con uno dei riconoscimenti più prestigiosi per un musicista, un risultato assegnatogli dalla storica Accademia Santa Cecilia di Roma in qualità di miglior allievo diplomato nel 2021: Stefano Andreatta, giovane pianista residente a Possagno, nonché professore al conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto, ha ricevuto una borsa di studio direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (in foto, gentilmente concessa a Stefano direttamente dal Quirinale). Il premio gli è stato conferito, oltre che per il lungo percorso di formazione, anche per i tanti successi collezionati in alcuni concorsi internazionali, specie in Italia, Stati Uniti e Canada.

Stefano è figlio d’arte: anche suo padre Francesco è pianista. Il lungo percorso musicale intrapreso fino a oggi deriverebbe però soprattutto da un’altra caratteristica di Stefano: la sua insaziabile curiosità. “Sono sempre stato un bambino curioso. E il mio modo di suonare riflette questa caratteristica. Da piccolo mi piaceva fare anche tante altre cose, per esempio giocare a calcio e anche andare a scuola – racconta, – Ho cominciato a suonare quando avevo sette anni, quindi non precocissimo, poi a dieci ho cominciato a partecipare ai concorsi e misurarmi con altri ragazzi. Da lì in poi è sempre stato un cercare di sfidare me stesso in brani via via più difficili”.

“Poi con l’adolescenza ho avuto un’ulteriore conferma. Rinunciavo a tante cose per la musica. Non tutti sono disposti a farlo. Ma io volevo eseguire quel pezzo alla perfezione. Mi è scattato in quel periodo l’amore per Chopin e i romantici: è diventata una ricerca interiore, mentre prima era soprattutto esteriore. Sono passato dal voler stupire e dimostrarmi talentuoso al voler entrare in una dimensione più introspettiva, per comunicare meglio l’arte e la musica”.

Cosa o chi ti ha ispirato di più? La piccola Possagno oppure il viaggio?

Entrambe le cose, credo. Fare questo mestiere ti porta a viaggiare e viaggiare ti porta a confrontarti con gli altri. Ma a dire il vero credo che la classicità dell’architettura del Tempio e la natura che circonda la casa dove sono cresciuto siano state le mie più grandi fonti d’ispirazione. I miei vivono in via Cei, una zona collinare, dove si può studiare la musica in tranquillità. Beethoven e altri artisti cercavano ispirazione nell’osservazione della natura: mi ritengo fortunato a esser nato in un luogo dove questo aspetto è ancora così presente nel paesaggio di tutti i giorni.

Un’altra tua passione è insegnare. Perché?

Comunicare il sapere e insegnarlo è una missione, sia per i rapporti che si costruiscono tra insegnante e allievi, sia per i risultati da raggiungere: porto ad esempio un mio allievo del Conservatorio, che in quest’anno accademico ha conseguito degli importanti risultati in concorsi musicali. Essere stato chiamato ad insegnare al Conservatorio Steffani è stato per me un privilegio, essendo stato il mio primo luogo di formazione accademica. Questa importante Istituzione artistica è il riferimento per le due province di Treviso e di Belluno. 

Il commento del sindaco Valerio Favero

“È con grande orgoglio che mi complimento personalmente e da parte di tutta l’amministrazione Comunale con il Maestro Stefano Andreatta, un premio di tale rilievo evidenzia e sottolinea l’eccellenza dimostrata in qualità di grande grande musicista. Con il Maestro abbiamo pensato di organizzare nei prossimi mesi un suo concerto aperto a tutti i possagnesi per condividere le sue doti musicali con tutta la comunità”.

(Foto: Stefano Andreatta (fotografia rilasciatagli dal Quirinale)).
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