Revine Lago, conto alla rovescia per il Lago Film Fest: svelati gli autori del Premio Regione Veneto

Inizia il conto alla rovescia per l’attesissimo Lago Film Fest, 16esima edizione della nota rassegna dedicata al cinema indipendente, organizzata sulle sponde del lago nel Comune di Revine Lago.

Un’edizione riorganizzata all’insegna della sicurezza, con una riprogrammazione del territorio e i posti acquistabili solo in anticipo, ma che non ha perso il suo particolare gusto per la visione artistica e per il connubio tra paesaggio e cinema, rinunciando alla facile tentazione di proporre un appuntamento interamente online (qui l’articolo).

Appuntamento che prenderà il via tra una settimana, venerdì 24 luglio, fino a domenica 2 agosto.

Nel frattempo iniziano a essere svelati alcuni particolari della rassegna, a partire dagli autori che concorrono al Premio Regione Veneto, riconoscimento istituito per dare merito ai registi, emergenti e non, in grado di dare una visione inedita del territorio veneto, esplorato secondo tecniche e punti di vista differenti.

Un Premio che offrirà allo spettatore un cocktail a base di analisi socio-antropologica e ambientale, mischiate a tecniche di animazione e di cinematografia tradizionale, con un pizzico di linguaggio digitale.

kinesiostudio nuovo

Si inizia dalla veneziana Elena Griggio con il suo “Rifugi”, prima opera che penetra gli angoli del deposito di reti di Pellestrina, mischiando tra loro i registri della visione teatrale e filmica, per approdare alla creazione di un corto vero e proprio.

“Ossi” del trevigiano Mattia Parisotto, invece, svela un Veneto sostanziale, con una riscoperta della natura selvaggia strappata alla laguna, mentre “Olmé” del romano Salvatore Insana, è un tributo all’omonimo bosco di Cessalto, sfuggito alla minaccia di interventi da parte di privati e simbolo di speranza per la bellezza paesaggistica.

“L’Aurora” del 22enne bellunese Lorenzo Cassol vede come protagonista una donna, interpretata dall’attrice veneta Margherita Mannino, alle prese con una lotta perenne con un trauma presente e passato, sullo sfondo di una torbida Feltre.

Lo sguardo dei greci Ioannis Koliopulos e Paola Palavidi, artisti che nel 2017 hanno dato vita all’identità di progettazione concettuale Hypercomf, invece, in “Federe” analizzano il rapporto tra azienda e dipendente, narrando lo scenario del Lanificio Paoletti, realtà follinese attiva dal 1795, i cui dipendenti furono i primi membri della storica banda di Follina.

Il foggiano Igor Imhoff, già concorrente e giurato nelle edizioni passate, docente di animazione digitale all’Accademia di Belle Arti e al Master di Cinema digitale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, presenterà “Bleed”, frutto del connubio tra disegno e animazione tradizionale, con l’uso di software di intelligenza artificiale, che narrerà l’oscillazione tra evoluzione e morte delle civiltà

Infine, il veneziano Furio Ganz, in collaborazione con il musicista Giacomo Mazzucato, in arte Kotzuga Yakamoto, presenterà “Parking Paradise”, un viaggio tra scenari urbani contaminati da un perenne senso di disagio. Un filone elettronico già proposto in lavori come la regia del videoclip realizzato per “Aurora sogna” dei Subsonica.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati