Dissesto idrogeologico, interventi sul torrente Cervano tra Tarzo e San Pietro di Feletto. Bottacin: “Investiti 2 milioni di euro per opere di sicurezza pubblica”

Si avviano alla conclusione gli importanti lavori di sicurezza idraulica messi in cantiere su un tratto di torrente Cervano e che interessano in particolare i comuni di Tarzo e San Pietro di Feletto.

“I nostri uffici regionali del Genio Civile stanno intervenendo per il ripristino delle sezioni di deflusso e delle difese spondali di un tratto del torrente e dei suoi affluenti – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin –. Tratto che anche nel recente passato è stato fortemente sollecitato da eventi di piena eccezionali fra i quali quelli dell’autunno 2018 conseguenti all’uragano Vaia. Risultava quindi decisivo attivare una manutenzione straordinaria sulla sedimentazione dell’alveo e sulla vegetazione ripariale, finalizzata a garantire un’adeguata capacità di deflusso, per la messa in sicurezza degli abitati dei due comuni e altresì per migliorare la funzionalità ecologica e la qualità paesaggistica”.

Si è proceduto, perciò, a una serie di lavori idraulici di risezionamento del corso d’acqua con il ripristino delle difese spondali lungo alcuni affluenti del Cervano e al taglio della vegetazione arbustiva presente nell’alveo e sulle sponde.

“Lungo il corso d’acqua – prosegue l’assessore – per una lunghezza di 5 chilometri, è stato eseguito lo scavo in alveo di circa 30mila metri cubi di terreno. Nel lavoro sono inoltre previste delle specifiche sistemazioni in località Castelich nel comune di Tarzo, dove si era creato un restringimento della sezione idraulica di deflusso del corso d’acqua, che sarà completata nelle prossime settimane, nonché il rifacimento dei muri arginali di difesa in entrambe le sponde”.

“Si tratta di opere rilevanti, per le quali abbiamo messo a disposizione 2 milioni di euro complessivi – conclude Bottacin -. Contribuiscono ad aumentare la sicurezza del territorio all’interno di un percorso che, negli ultimi anni, ci ha visto investire un miliardo di euro in opere di difesa del suolo”.

I lavori, attivati con l’inizio del 2021, condizioni meteo e imprevisti permettendo dovrebbero concludersi entro il mese di dicembre.

(Fonte e foto: Regione Veneto).
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