“Segnalazioni spesso approssimative: non è un gioco, aiutateci a trovare Matteo”: l’appello dell’associazione Penelope

Dopo l’appello di Elena, sorella di Matteo Vendramin, durante la diretta del programma “Chi l’ha visto?”, anche l’associazione Penelope (nota per fornire supporto alle famiglie di persone scomparse), tramite il suo gruppo veneto ha lanciato un appello.

Appello per poter acquisire dettagli utili a ritrovare il 31enne, scomparso dallo scorso 7 ottobre, ma anche a fornire segnalazioni attendibili e che, soprattutto, non facciano perdere tempo a chi sta cercando il giovane e alla famiglia.”Cerchiamo Matteo…chiunque lo incontri si fermi, gli parli, e chiami le Forze dell’Ordine – si legge nell’appello diffuso sui social – Riceviamo segnalazioni da molti luoghi del Veneto. Segnalazioni approssimative, spesso non verificabili“. 

Non è un gioco, aiutateci ad aiutare Matteo a tornare dai suoi cari, dai suoi amici, che lo aspettano a braccia aperte”, così si conclude il messaggio.

Matteo Vendramin è scomparso quella mattina del 7 ottobre in cui, per motivi tuttora inspiegabili, si è diretto verso la zona di Rua di Feletto, frazione del Comune di San Pietro di Feletto.

Lì ha lasciato l’auto parcheggiata, per poi allontanarsi a piedi. Poi, più nulla. Come ha ricordato la sorella del giovane, Matteo ha lasciato il telefono in auto, mentre si è portato con sé il portafoglio con i documenti. 

L’ultimo avvistamento, come ha spiegato Elena a Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto?”, è avvenuto nella zona di via Veneto, percorso che collega tra loro le due frazioni di Rua e San Pietro di Feletto. Dopo l’imponente macchina delle ricerche durate sei giorni (con gruppi di Protezione civile e di soccorso da vari Comuni, a supporto dei Vigili del Fuoco), la Prefettura ha nei giorni scorsi predisposto la loro sospensione.

Nel frattempo, come è evidente, non si fermano gli appelli per trovare e riportare il giovane di Campolongo a casa dai suoi affetti.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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