Una storia tutta in musica: dalle note della banda di paese alla modernità della 1906 Feletto Band

La 1906 Feletto Band

È una storia tutta in musica quella che contraddistingue la 1906 Feletto Band, gruppo che, come un’araba fenice, è riemerso dalla storia conclusa della banda comunale, per dare un tocco di originalità a un repertorio che è un giusto mix tra tradizione e modernità.Brani che, negli ultimi anni, hanno caratterizzato i concerti e gli appuntamenti comunitari dell’area del Comune di San Pietro di Feletto, ma non solo.

Un tradizionale brano natalizio – Video di Arianna Ceschin

Una storia, quella della band, che insegna come nulla nasca per caso ma, dietro a un nome, si celino persone e, soprattutto, tanti ricordi.

Il gruppo è diretto dal maestro Stefano Bertuol, il quale conta una solida preparazione musicale, e vede Stefano Casagrande come presidente, oltre che suonatore di sax contralto nella band.

Un frammento del brano “Happy XMas” di John Lennon – Video di Arianna Ceschin

In tutto il gruppo conta 19 componenti: oltre al presidente e al maestro, ci sono Idolino Antiga (sax contralto), Luca Dorigo (sax contralto), Daniele Ceschin (clarinetto), Paola Bariviera (clarinetto), Lauro Ceschin(clarinetto), Chiara Ceschin (clarinetto), Pio Ceschin (clarinetto), Giampaolo Ceschin (clarinetto), Romeo Covre(sax tenore), Massimo Ceschin (sax tenore), Arianna Coan (sax tenore), Mauro Gugel (tromba), Erminio Ceschin (tromba), Benedetto De Pizzol (sax baritono), Vincenzo Cisotto (sax baritono), Pierluigi Dalla Mora(batteria), Mario Bortoluzzi (tastiere e basso).E proprio il nome di questo gruppo, composto da appassionati di musica, figli e nipoti di alcuni componenti della banda di paese, ma anche da coloro che proprio in quella banda hanno suonato da ragazzi, riecheggia un’altra esperienza, sorta nel 1906.

La banda musicale

Nell’archivio fotografico del Comune di San Pietro di Feletto si trovano foto che narrano bene cosa fosse la banda musicale, specialmente nella frazione di Rua di Feletto: foto di gruppo, pranzi sociali con sacerdoti e rappresentanti del paese, marce sonore addirittura in mezzo alla neve.

La tradizione secondo la 1906 Feletto Band – Video di Arianna Ceschin

In una cronaca giornalistica del gennaio 1915 si legge che “la banda musicale di Rua salutava a mezzanotte l’alba dell’anno novello, facendo il giro dell’amatissimo paese”, segno di quanto il gruppo incarnasse un saper fare comunità tipico dei tempi andati.

Sul fronte della fondazione della banda musicale, è molto nominato don Carlo Ceschin, figura sacerdotale che sostenne moltissimo i musicisti, anche se non fu l’unico.

Alcune note di “We are the world” – Video di Arianna Ceschin

Parlando di quell’esperienza c’è anche chi ha ricordato la figura di Giobatta Zornio, maestro di lungo corso della banda.

“Una ‘leggenda’ dice che anche mio nonno fosse tra i fondatori della banda – ha raccontato Massimo Ceschin, uno dei componenti dell’attuale 1906 Feletto Band – In ogni caso suonava la tromba ed è stato maestro del gruppo. Aveva 12 figli, di cui 5 facevano parte della banda stessa, tra cui anche mio zio Giovanni Ceschin, anche lui maestro per un certo periodo”.

Tante le figure che hanno caratterizzato la banda paesana come ad esempio, solo per citarne alcuni, Cirillo Ceschin al clarinetto e Augusto Meneghin alla grancassa.

La banda comunale nel 1956, al 50esimo anniversario della fondazione

Senza dimenticare neppure Leo Ceschin, una delle figure portanti della banda e autentica mascotte della 1906 Feletto Band, fino alla sua morte, avvenuta nel gennaio 2021

Una figura che ha fatto letteralmente da “ponte” tra due vissuti appartenenti a epoche diverse, divenendo testimone di due esperienze diverse ma accomunate dalla stessa passione per la musica e dal desiderio di portare la cultura delle note in una comunità.

“Mio padre suonava la grancassa – il ricordo di Lauro Ceschin, uno dei figli che proprio grazie al papà ha iniziato la propria avventura nella 1906 Feletto Band – Ha sempre suonato, per un periodo anche nella Fanfara alpina di Conegliano, dove l’ho seguito”.

Una storia, quella della banda, apparentemente conclusasi negli anni ’90 ma che, a quanto pare, è rinata, grazie ai discendenti di quanti ne facevano parte e di chi ha mosso i primi passi nella musica proprio in quel gruppo.

La nascita della 1906 Feletto Band

E proprio come un’araba fenice, dalla storia della banda ha preso forma la 1906 Feletto Band, esattamente il 18 gennaio 2013, data della sua costituzione.

Un’idea nata per caso, partita da alcuni: tra i componenti, c’è chi ha raccontato di essere stato chiamato ad esempio da Benedetto De Pizzol, qualcun’altro da Idolino Antiga o da Massimo Ceschin. La voglia di riprendere a suonare e di ridare vita a quella che era un’istituzione per il paese era sicuramente tanta.

Una ripresa della tradizione bandistica? Certamente sì, ma con tanta voglia di stare anche al passo con i tempi.

La banda nel 1924

“Inizialmente si trattava di un gruppo di 12-13 persone, di cui 7 ‘Ceschin’ (è un cognome molto diffuso a San Pietro di Feletto, ndr) – ha raccontato Lauro Ceschin – Siamo quasi tutti discendenti dei suonatori della banda, a parte gli ultimi arrivi: c’è chi aveva i genitori, chi qualche parente o chi proprio aveva lì suonato”.

La band inizialmente si trovava nella Barchessa comunale a Rua di Feletto per le prove. Attualmente si riunisce in una sala della scuola media.

“Nei primi tempi ci chiamavamo ‘Amici della musica’ e l’idea di riunirsi è nata da una decina di persone – ha spiegato Massimo Ceschin – Poi un giorno ho pensato che potessimo chiamarci ‘1906 Feletto Band’: un nome, in sostanza, che ricordava l’anno di nascita della banda, da cui volevamo ripartire”.

Una “band” perché il gruppo, pur guardando con un occhio di riguardo a quella che è stata la storia musicale verso cui c’è molto attaccamento, propone un repertorio che non ha nulla a che vedere con le marce, ma che prende in considerazione anche svariati brani moderni o colonne sonore di film.

Una marcia tra la neve nel 1954

Ne hanno dato prova lo scorso 17 dicembre, con il concerto solidale alla chiesa parrocchiale di Santa Maria di Feletto: lì, oltre ai tradizionali “Jingle bells” e “Silent night”, si sono cimentati anche nei brani “Last Christmas” degli “Wham!”, “Happy XMas” di John Lennon e “We are the World” dell’insieme di cantanti “USA for Africa”.

“Il gruppo è molto unito ed è sempre un piacere ritrovarsi a suonare durante le prove, anche se ognuno ha mille impegni – il commento del presidente Casagrande – La passione che ci accomuna ci permette di ricavare lo spazio per dedicarci alla musica. Imparare nuovi brani da proporre è sempre una piacevole sfida, per mettersi in gioco e raccogliere gli applausi del pubblico”.

“Siamo cresciuti, considerato che ci troviamo una volta alla settimana per le prove e alla sera arriviamo stanchi dopo il lavoro – le parole del maestro Bertuol – Abbiamo sempre cercato di fare dei brani che andassero al di fuori del repertorio tipico di una banda”.

“Noi siamo un’associazione senza scopo di lucro e quindi non abbiamo soldi per delle partiture, pertanto ci facciamo da noi gli arrangiamenti – ha aggiunto – Ci stiamo divertendo e, personalmente, curo anche quello che è l’aspetto della comunicazione con e tra i musicisti. Non siamo dei professionisti, ma la scelta dei brani ha sicuramente giocato un ruolo nella nostra esperienza”.

(Foto: Comune di San Pietro di Feletto e Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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