San Vendemiano, menzione per le classi 3C e 3E delle medie al concorso sulla Shoah: premiazione al Quirinale

Importante menzione al concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, XIX edizione, per “Ri-costruire: il muro delle storie”, il lavoro prodotto dalle classi 3C e 3E della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di San Vendemiano.

Una bella soddisfazione per la dirigente scolastica Laura Rossetto, per i docenti e per tutti gli alunni che sono stati coinvolti nelle attività legate al Giorno della Memoria.

“Si tratta del secondo riconoscimento per l’istituto in questo importante concorso nazionale – spiega la dirigente Rossetto – La cerimonia di premiazione si svolgerà il 27 gennaio 2021, Giorno della Memoria, al Quirinale a Roma, in modalità online alla presenza del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Istruzione e del presidente delle Comunità Ebraiche Italiane. Ai ragazzi della 3C e della 3E, guidati dalle professoresse Chiara Cester e Vania De Marchi, i nostri più sentiti complimenti”.

La dirigente scolastica ha sottolineato che questo lavoro aiuterà a riflettere sul carico di dolore che le discriminazioni e la sopraffazione portano con sé, nel passato come oggi, dando questo insegnamento: solo percorrendo la strada della solidarietà si può coltivare la speranza e costruire il futuro.

Dopo la felice esperienza dell’anno scorso, in cui le classi 2C e 2E hanno ricevuto la menzione per il concorso “I giovani ricordano la Shoah”, ad ottobre è uscito il bando per l’edizione 2020/2021 e l’Istituto comprensivo di San Vendemiano ha deciso di riprovarci.

Il lavoro “Ri-costruire: il muro delle storie”, prodotto dalle classi 3C e 3E della scuola secondaria di I grado, alla fine ha ottenuto la menzione per la sezione delle scuole secondarie di I grado della XIX edizione di questo importante concorso.

Questa la motivazione della commissione valutatrice, composta da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per la menzione: “I giovani allievi, attraverso letture e interviste, hanno scoperto che anche nel loro paese è esistito un dopoguerra con il dramma di chi era ritornato e le difficoltà di ricominciare a vivere. Sono stati realizzati due manufatti che rappresentano ‘un muro di storie’ e ‘un muro rotto’”.

“Nel muro di storie sono racchiusi i simboli di chi ha perso l’identità e i ricordi di chi ha perso i familiari, di chi li ha creduti per anni solo dispersi e di chi si è salvato grazie a persone coraggiose e generose – si legge ancora – Nel muro rotto si rappresenta una delle tante case distrutte e da ricostruire. Tutte le storie racchiuse nei ‘muri’ sono riferite a vicende di famiglia indagate dagli alunni. ‘A noi non è stata tolta né identità né casa né famiglia’ è la riflessione dei giovani allievi, resi più sensibili in questi mesi di pandemia, che invita a trarre insegnamento dalla storia e a prestare attenzione a chi oggi è più fragile, ha perso il lavoro, ha subito lutti”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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