Ed è ancora festa per l’amministrazione comunale e la biblioteca di Sarmede, che dopo il 2018 ha ricevuto in questi giorni il premio “Città che Legge”.
“È un rinnovato motivo di orgoglio – ha commentato l’assessore alla biblioteca, alle politiche per le famiglie e alle attività produttive, Giulia Betyo -. Questo premio suggella e valorizza il lavoro e progetti finora svolti. Programmati ma fermati a causa del Covid-19, abbiamo sempre cercato di portare avanti proposte avvincenti con la finalità di avvicinare alla lettura e coinvolgendo le famiglie affinché a ricaduta intercettino l’interesse e coinvolgano i loro figli”.
Il Comune e il comitato di biblioteca, con il supporto degli uffici comunali, stanno approntando una serie di attività che puntano a guardare alla biblioteca come primo luogo di avvicinamento alla lettura e alla cultura; l’obiettivo cardine, come sottolinea l’assessore, rimane quello di fare della biblioteca il punto di riferimento per la famiglia.
L’impegno dell’amministrazione comunale verso la lettura permane da diversi anni: la biblioteca dal 2010 ha aderito al progetto “Nati per leggere”, favorendo la presenza in biblioteca di bambini d’età compresa fra 0 e 6 anni e con il fine di sensibilizzare i genitori all’importanza della lettura ad alta voce fin dalla tenera età. Inoltre, annualmente si procede a potenziare il patrimonio librario per la specifica fascia d’età e si organizzano incontri con le famiglie dei bimbi per illustrare le finalità del progetto, ascoltare lettori esperti e fare dono di libri ai piccoli fruitori.
In linea con il progetto sposato dalla biblioteca nel 2010, è stato attivato il progetto “Nati per la musica”. Il 10 novembre 2019 le due iniziative sono stati condotte dalla psicologa Ilaria Baldin, nella biblioteca di Sarmede, e hanno interessato le famiglie dei bambini della fascia d’età 0- 3 anni.
“Ci si ritrova in biblioteca – spiega l’assessore – per scoprire la bellezza di stare insieme e per vivere un momento di gioco e didattico educativo. È un’attività che sviluppa le potenzialità dei più piccoli e fa sì che il nucleo familiare sia corresponsabile e partecipe a tale processo formativo. Speriamo che il prossimo autunno si possa riproporre anche l’attività ‘Biblioteca in Gioco’ in cui la famiglia si può ritrovare in biblioteca per giocare insieme”.
L’amministrazione comunale e la biblioteca avevano programmato anche degli incontri con l’autore. Il 24 febbraio di quest’anno era stata organizzata una serata con Roberto Casagrande per discorrere sul suo romanzo “La via del cuore”: annullata causa del Covid-19, verrà riproposta nel biennio 20/21.
Anche la scrittrice Emanuela Da Ros è inserita nel calendario autunnale con “La storia di Marinella”, ispirato al quaderno della bambina ritrovato nel longaronese, fra il fango, nei giorni successivi alla tragedia del Vajont.
Vanno ricordati, poi, i laboratori che hanno coinvolto i preadolescenti del consiglio comunale dei ragazzi, che sono stati di riferimento per i più piccoli preparando attività per gli alunni del doposcuola e delle scuole elementari nelle sale della biblioteca. A loro saranno rivolte attività con lettori professionisti, ora in fase di organizzazione, inerenti alla Maratona di Lettura “Il Veneto Legge”, sempre per avvicinare ed invogliare i ragazzi al piacere di leggere.
“Essere Città che Legge – ha concluso Giulia Betyo – è un riconoscimento a tutti gli sforzi profusi. È un incoraggiamento rivolto ai pubblici amministratori e al comitato della biblioteca a proseguire e riprendere con rinnovato slancio il cammino fin qui svolto”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Sarmede).
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