A Montaner di Sarmede verranno realizzati il primo monastero e la prima chiesa al mondo costruiti con un particolare sistema antisismico in grado di far sopportare all’edificio uno sbalzo di 80 centimetri lasciandolo illeso. Si tratta del nuovo monastero ortodosso di Santa Barbara che sorgerà al posto della chiesa demolita dopo l’incendio del 2013 e dell’attuale casa attigua che verrà abbattuta.
A raccontare la novità del progetto è padre Athenagoras Fasiolo, rettore di quello che è il primo monastero femminile ortodosso in Italia: “in seguito all’incendio avvenuto il 14 dicembre 2013 – spiega – abbiamo pensato alla ricostruzione del complesso monastico. Dopo l’importante lavoro eseguito nella progettazione dall’ingegner Solomon Amanatidis e dall’architetto e sindaco di Sarmede Larry Pizzol, si è inserito lo Studio Jm Racelis-Bottecchia con sede a Londra, proponendo un nuovissimo sistema antisismico. Il vittoriese Stefano Bottecchia ha curato la fase finale ed ora gli incartamenti sono stati depositati, il 29 marzo scorso, in Comune a Sarmede».
Essendo una zona ad alto rischio sismico, in caso di terremoto ad intensità molto elevata il nuovo edificio, viste le sue caratteristiche, potrebbe fungere da centro di rifugio e raccolta per la zona di Montaner. Altro valore aggiunto della struttura è dato dall’alta valenza ecologica e dal sistema di rispetto dell’ambiente seguendo le direttive avviate nel 1989 dal Patriarca Bartolomeo I e portate avanti dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (del quale fa parte la realtà ortodossa di Santa Barbara).
“Ora – continua padre Athenagoras – entro il 20 luglio deve essere presentata tutta la documentazione rimanente. La speranza è di ottenere dalla nostra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta il permesso di dare il via ai lavori. Si tratterebbe infatti del primo monastero costruito nella nostra Arcidiocesi in Italia dopo l’avvento dell’8 per mille. Se tutto andrà bene l’inaugurazione potrebbe essere fatta a metà del 2021“. L’opera costerà complessivamente due milioni e 500 mila euro e già si sta pensando a come reperire i fondi necessari.
La chiesa, rispetto alla precedente, sarà staccata dal resto del complesso, avrà circa 120 posti a sedere e verrà eretta nell’ex parcheggio. Il monastero potrà accogliere fino ad otto monache. Ci saranno poi quindici posti letto per garantire l’accoglienza e l’ospitalità. «Non potrà mancare – conclude il rettore – una sala convegni e una sala da pranzo molto grande. Secondo la tradizione bizantina la tavola e l’ospitalità sono fondamentali». Nel periodo in cui il cantiere rimarrà aperto le monache, guidate dall’Igumena (superiora) Sebastiana verranno ospitate in un altro alloggio, sempre a Montaner.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnes.it).
(Foto per gentile concessione di padre Athenagoras Fasiolo).
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