Dalle reti da letto alle mascherine: la Novarim di Sernaglia della Battaglia converte la sua attività in tre giorni

Nel “vocabolario” del signor Ion Iakab (Giovanni per gli amici italiani), titolare dell’azienda “Novarim” di Sernaglia della Battaglia, sembra non esistere l’idea di “stare fermi” perché, in pochissimi giorni, lui e i suoi dipendenti, che non potevano lavorare per il blocco degli ordini, hanno convertito la loro attività nella produzione di mascherine facciali ad uso sanitario.

La “Novarim”, impresa specializzata nella realizzazione di reti da letto, materassi e letti imbottiti, nelle scorse settimane aveva dovuto fermare la produzione a causa dell’emergenza Coronavirus.

Il signor Iakab, confrontandosi con la moglie Marinela, aveva intuito che la sospensione delle attività si sarebbe protratta nel tempo, con un calo notevole degli ordini anche dopo il ritorno graduale alla normalità.

Nel giro di pochissimi giorni, infatti, ordinando i macchinari necessari e facendo gli investimenti richiesti per convertire parzialmente l’attività, sempre nel rispetto della salute dei suoi dipendenti, la “Novarim” ha iniziato a produrre mascherine di diversi colori e dimensioni, pensando anche a mascherine più piccole per i bambini.

“Dal 1988 mi trovo in Italia – ha spiegato il signor Iakab -, avevo 16 anni quando sono arrivato qui. Nel 2014 ho rilevato l’azienda nella quale produciamo reti da letto. Il giorno che ci hanno fermato, perché non potevamo più andare avanti con il nostro lavoro, abbiamo pensato di metterci a produrre mascherine perché non se ne trovavano in giro. Per prima cosa, avendo alcune macchine adatte in azienda, abbiamo pensato a realizzarle per noi, perché pensavamo di stare fermi per una settimana”.

“Poi – prosegue l’imprenditore originario della Romania -, visto che la situazione non si sbloccava, ci siamo messi a produrre le mascherine chirurgiche. In tre giorni abbiamo cercato i macchinari necessari, tutti nuovi, e abbiamo iniziato a lavorare. Le richieste di mascherine ci stanno arrivando da tante aziende del territorio. Per prima cosa ne abbiamo regalate un po’ ma poi, grazie al passaparola, la gente ha iniziato a contattarci”.

Il signor Iakab, durante queste settimane di grande lavoro, ha pensato anche al sociale, donando alcune mascherine ai vigili urbani di Pieve di Soligo e ad altre realtà, senza dimenticare lo staff di Qdpnews.it (nella foto in copertina).

“Spero che tutte le imprese del nostro territorio possano ripartire quanto prima – conclude Ion Iakab – Noi vogliamo riprendere a fare il nostro lavoro che ci dava tante soddisfazioni: produrre reti da letto. Le nostre mascherine sono certificate per l’uso sanitario e attendiamo l’autorizzazione per l’uso ospedaliero. Ne stiamo vendendo circa 15-16 mila al giorno e abbiamo pensato anche ad una linea per bambini perché ci dispiaceva vedere tanti ragazzi indossare mascherine che andavano bene solo per gli adulti. Ringrazio i miei 32 dipendenti, che vengono da varie nazioni del mondo, per il grande impegno di queste settimane”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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