Bepi Ros, il “pugile buono” è nel cuore di tante persone. Il ricordo di Diotisalvi Perin e la sua proposta: “Gli siano intitolati dei luoghi dello sport”

“Prima di tutto sentite condoglianze alla meravigliosa famiglia di chi non è più con noi, l’indimenticabile, generoso, amico di tutti con un cuore grande, Bepi Ros“. Inizia così il ricordo del pugile bronzo olimpico a Tokyo ’64 scritto con grande affetto da Diotisalvi Perin, presidente del Comitato imprenditori veneti Piave 2000, per omaggiare il titolare del bar “Ai Casoni” di Susegana scomparso giovedì scorso (qui l’articolo).

Un pugile buono nel vero senso della parola, che in combattimento non voleva far male all’avversario e a volte veniva colpito tanto da dargli il soprannome di incassatore – prosegue Perin -. Sicuramente non gli ha giovato per la salute dopo i tanti incontri con “botte prese” dagli avversari nelle gare degli anni Sessanta e Settanta”.

“Mi diceva, quando sono arrivato a Colfosco con la mia attività di generatori e lui era operaio stradino del Comune di Susegana, “ne ho presi di pugni che pesavano come macigni, ma poi ne ho anche dati, però senza cattiveria, non volevo far male” – continua Perin -. Bepi è uscito dalla rinomata scuola pugilistica di Ponte della Priula, guidata da Elia Menegon, che ha sfornato decine e decine di pugili! Uno di questi è stato Pietro Stefan, di Collalto classe 1941, che poi diventerà un famoso scultore del legno, pietra, marmo, gesso e bronzo modellano la creta”.

Riteniamo che a Bepi debbano essere dedicati istituzionalmente, a perenne ricordo, stabili sportivi o altro che possano riconoscere in lui quanto è stato grande a livello trevigiano, regionale, nazionale e mondiale – chiede il presidente di Piave 2000 -. Nessuno prima di lui è stato nel triveneto tanto grande e famoso nel mondo! Noi nel nostro piccolo possiamo proporre alle istituzioni per il campione mondiale “pressoché dimenticato” dei pesi massimi di realizzare un bassorilievo o monumento a ricordo perenne”.

“Ricordiamo che la scuola palestra del maestro della boxe di Ponte della Priula era vicina alla chiesa votiva dove sicuramente Bepi prima di ogni incontro pensava e pregava – conclude Perin -, traendo coraggio e forza nella fede cristiana. Grazie Bepi, ti ricorderemo, sei stato un grande!

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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