Consiglio comunale in presenza e il consigliere Bove non partecipa. Scarpa: “L’opposizione si metta d’accordo”

Nessun consiglio comunale misto a Susegana e scoppia la polemica con il sindaco Vincenza Scarpa che, questa volta, non le manda a dire.

Ieri, giovedì 4 giugno 2020, si è tenuto il consiglio comunale di Susegana in presenza, per venire incontro alla richiesta di alcuni consiglieri comunali di minoranza che non avevano apprezzato che il precedente consiglio si fosse tenuto da remoto.

Il consigliere comunale d’opposizione Annarita Bove (nella foto), che lavora in Emilia-Romagna, aveva chiesto di fare un consiglio misto per poter intervenire a distanza nella discussione.

“Avrei voluto partecipare al consiglio comunale di Susegana – spiega il consigliere comunale Bove -, purtroppo non è stato possibile. Lo scorso 30 aprile si è tenuto il precedente consiglio, via web, per via della pandemia. Per l’occasione il sindaco ha fatto un provvedimento ad hoc, che legittimasse tale modalità (non prevista dal regolamento del consiglio comunale di Susegana). Il sindaco ha preannunciato che con l’emergenza sanitaria sarebbe stato solo il primo consiglio via web di una lunga serie. Poi la settimana scorsa, la sorpresa: il sindaco convoca consiglio comunale di ieri in sala consiliare”.

“A quel punto – prosegue -, poiché sono impossibilitata a muovermi da Bologna, contatto la segreteria e chiedo di poter partecipare via web. Ho chiesto al sindaco di provvedere affinché fosse possibile il sistema misto: sia in presenza in sala consiliare (con voto ad alzata di mano), sia quello via web (per gli assenti giustificati e quindi con voto nominale). Nessuna apertura in tal senso: mi è stato risposto che, siccome nè il regolamento del consiglio comunale di Susegana né il provvedimento del sindaco prevedono il sistema misto, non si poteva assolutamente tenere un consiglio comunale così”.

“Di fatto – conclude il consigliere comunale Annarita Bove – ritengo che questa situazione, che si poteva gestire in maniera diversa e con maggior razionalità e sensibilità, mi penalizzi. Mi sento di dover spiegare ai cittadini perché sono fisicamente assente, pur avendo chiaramente studiato gli atti e preparato la strategia difensiva sui vari punti all’ordine del giorno. Spero il mio caso faccia scuola e stimoli la commissione statuti e regolamenti del Comune a rivedere certe norme più obsolete che mai in tempi di Coronavirus. Quello che mi lascia l’amaro è il muro trovato davanti che mi fa riflettere su tante cose”.

“Nel precedente consiglio comunale svolto da remoto – spiega il sindaco Vincenza Scarpa – i consiglieri di opposizione De Stefani e Trentin hanno preteso di avere i computer del Comune perché sprovvisti di idonei strumenti informatici per seguire da casa il consiglio. Questa volta, invece, visto che c’erano le condizioni per farlo, il consiglio comunale si è svolto in presenza. Abbiamo ricevuto la richiesta del consigliere Bove ma, per avere un consiglio misto, avremmo dovuto predisporre una postazione con computer per ogni consigliere affinchè gli assenti potessero seguire la discussione. In ogni caso l’opposizione dovrebbe mettersi d’accordo”.

Da pochi giorni non c’è più il problema del superamento dei confini tra Regioni – aggiunge il sindaco Scarpa – e in ogni caso con il consiglio in presenza siamo venuti incontro alla richiesta di una parte della minoranza. Stiamo rasentando il ridicolo e non possiamo perdere tempo, ci vuole più serietà. In tanti anni di amministrazione ho avuto a che fare con molti gruppi di minoranza ma non ho ricordi di un’opposizione come quella attuale. Siamo stati attaccati anche sull’investimento per la rotonda di Ponte della Priula ma ormai siamo abituati”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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